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Musica nelle scuole 07

02 April 2007

Può esistere una scuola senza musica? Ormai non più. Tutti, tutti a scuola devono imparare a suonare o cantare, in pratica. La scuola ha da essere un insieme sonoro e gli alunni saranno più contenti e studieranno di più. Un cittadino più musicale non soltanto canterà meglio: saprà scegliere con cura cosa ascoltare, le parole da usare, i luoghi dove abitare e incontrarsi; avrà più fiducia in se stesso e nelle proprie capacità creative e professionali, avrà meno paura dell'altro, di chi ci regala la cosa più preziosa che possiede, la propria differenza. Questo progetto può rappresentare un importante passo per la realizzazione di quella "école de la mixité" di cui si parla ormai in tutta Europa, luogo ove possano incontrarsi felicemente razze, culture, religioni, suoni e saperi. Una scuola in cui entrino finalmente gli artisti e le loro opere, quale antidoto alla colonizzazione culturale e alla standardizzazione.
Una scuola in cui si impara a leggere, a scrivere, a far di conto e a far di canto.

Luigi Berlinguer


APPELLO

Cari amici della musica e dei giovani,

Siamo in tanti a comprendere che occorra dare nuova ricchezza culturale e artistica alle nuove generazioni.

La carenza di valori cui appellarsi e il non partecipare attivamente ai tesori immateriali confinano la gioventù ai limiti delle loro capacità espressive. La scuola deve promuovere la conoscenza ma anche la creatività che è in tutti gli alunni.

La musica suscita un coinvolgimento fortissimo e contribuisce, come per altre arti, allo sviluppo della personalità sia nella partecipazione attiva del far musica sia per una propria capacità di elaborare l'ascolto trovando le chiavi di accesso ai capolavori del passato e del presente.

Tanti come noi credono nella forza di impatto della musica nella società e ancor più, nella formazione dell'individuo, e la scuola è il veicolo più importante. Vecchio campo di battaglia, purtroppo mai uscito vittorioso nella pletora di urgenze diverse ritenute, spesso a torto, di maggior pregnanza ma che non ci impedisce di insistere, consapevoli della bontà delle nostre tesi.

Il Ministro dell'Istruzione Fioroni ha recentemente istituito il COMITATO NAZIONALE PER L'APPRENDIMENTO PRATICO DELLA MUSICA (D.M. 28 luglio 2006), presieduto dal prof. Luigi Berlinguer, per creare un percorso di avvicinamento alla musica in tutte le fasce di età studentesca, nel quadro di un carico finanziario sostenibile al momento, pur senza limitarne l'espansione in un futuro speriamo non lontano.

Il Comitato ha dichiarato che nelle scuole di ogni ordine e grado devono essere presenti, in forme e modi adeguati alle diverse fasce d'età, le attività di fruizione e di produzione musicale quale componente fondamentale per la formazione dei cittadini.

È stato divulgato un Documento di intenti, ancora integrabile, che deve esser divulgato alla più ampia conoscenza nel paese. Questo è necessario perchè si deve evitare, ancora una volta, che più forti influenze possano di nuovo far cambiare il corso del torrente.

Occorrono testimonianze di genitori e alunni, di insegnanti, pedagoghi, e specialmente di artisti e intellettuali che sostengano con proprietà e competenza i vantaggi rappresentati nel singolo e nella collettività dalla pratica e dalla fruizione musicale.

Il 13 marzo il Ministro Fioroni ha inviato una importante circolare alle scuole, (C.M del 13 marzo 2007, prot. n. 4624) che apre una fase nuova, facendo tesoro del documento del comitato. Essa contiene importanti indicazioni pratiche alle quali occorre dare attuazione anche attraverso una mobilitazione di tutti gli amanti della musica, per sostenere le iniziative che devono moltiplicarsi nelle scuole.

I primi passi proposti dal Documento:

  1. avviare il percorso musica individuando all'interno della scuola insegnanti disponibili e con una discreta competenza musicale, senza però abbandonarli a se stessi ma offrendo loro delle linee guida e un esperto di riferimento;

  2. ampliare nel numero i laboratori musicali, dotati delle attrezzature e strumenti necessari. La novità consiste nel riconoscere un esperto competente che responsabilmente gestisca spazio e strumenti;

  3. favorire in ogni scuola la creazione di Cori, (novità assoluta) anche qui riconoscendo la presenza del Maestro di coro;

  4. per la prima volta non ci si rivolge solo alle forze della Scuola ma si apre a collaborazioni esterne, in particolare con l'associazionismo musicale del luogo e con gli operatori, quindi. Un insieme di sinergie che mirano a raggiungere risultati di forte rilievo;

  5. viene indetta la Giornata della Musica nelle Scuole, il 5 maggio (e comunque in una giornata tra il 2 e l'8 maggio).

In data 10 maggio 2007 il Ministro Fioroni ha infine già avviato una Indagine Conoscitiva Nazionale in tutte le scuole per verificare l'attuale stato dell'arte.

Sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione potete trovare molti aggiornamenti.

Diciamo oggi una parola davvero nuova nel rapporto tra i giovani e la musica, non intesa solo come sfogo e ricreazione ma come forma d'arte capace di una disciplina interiore così utile alle generazioni che si affacciano alla vita collettiva.

Chiediamo al Parlamento e ai decisori di voler soddisfare adeguatamente le nostre richieste per un progetto rivolto a dar spazio alla musica nell'educazione dei bambini e dei ragazzi, ritenendolo un gesto politicamente responsabile e lungimirante.


Roma, 2 aprile 2007