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politiche - consulta dello spettacolo

Consulta dello Spettacolo

01 marzo 2011

Si comunica che i componenti della Consulta dello Spettacolo (le sigle sindacali e di categoria) hanno deciso di non partecipare alla riunione convocata al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MiBAC ROMA  il 1 marzo 2011).

La decisione collegiale di non partecipare ai lavori è motivata “proprio per un forte senso di responsabilità, ad oggi non dimostrato dal Governo, che ha confermato totale disattenzione nei riguardi delle attività culturali dello spettacolo, pervicacemente ignorate in tutti i provvedimenti di sostegno all’economia ed alle imprese adottati dal luglio 2010, fino al recente decreto milleproroghe che contiene per lo spettacolo poche norme disorganiche, insufficienti e di natura clientelare che alimentano scontri e non confronti”.

Con l’assenza di risorse si denuncia il crollo di qualsiasi possibilità di riforma delle fondazioni liriche e dello spettacolo dal vivo, e la cessazione nel secondo semestre di quest’anno dell’attività di molte imprese, con la perdita di migliaia di posti per lavoratori altamente qualificati esclusi da qualsiasi rete di protezione sociale.

Anche AIAM rinnova la richiesta al Governo di provvedimenti immediati primo fra tutti quali: il rifinanziamento del FUS 2011 a 470 milioni di euro.

Dal punto di vista concreto la mancata partecipazione alla riunione non ha consentito lo spacchettamento del FUS e quindi questo comporterà un ritardo da parte del Ministero nell'assegnazione dell'anticipo.

Francescantonio Pollice
Responsabile Coordinamento Soci