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politiche - la notte della cultura 2010

La Notte della Cultura 2010

25 settembre 2010

S.I.A.M Sindacato Italiano Artisti della Musica

Roma

Piazza di Pietra ore 19.00 - 19.45 c.
Fausta MANNO e Gianni SILANO - Fausta Manno  e Gianni Silano con momenti di
animazione tra la gente e pezzo teatrale  in una piazza di  Pietra

Largo dei Lombardi ore 20.15 – 21.00 c.
Fabrizio FALCO e Dario IUBATTI (attori dell’accademia di Arte Drammatica)
“BERTA” di J.M. Ribes - Duo “Dona-Bondi” musica classica per violoncello e voce - Performance di danza moderna

Piazza di Spagna ore 21.30 – 23.30
Enrico CRESCI Brani musicali - Nina TORRESI e Emanuela GRIMALDA Duo teatrale
QUINTETTO IMPERFETTO  Musica in movimento - Valentina MARINO e Fabiana LAZZARO Duo teatrale
TRIO JAZZ LATINO trio musicale - VOCI NEL DESERTO “Frammenti di libertà di pensiero”
Lucilla GALEAZZI & CORO coro di voci femminili - STRADABANDA Musica in libertà

Sosteniamo con forza la necessità di ritornare a guardare alla cultura come valore civile e sociale, oltre che per il ruolo trainante che svolge all'interno dello sviluppo economico del paese.

È sulla formazione, sulla ricerca, sulla produzione di cultura che il nostro paese ha il dovere e l'interesse di investire soprattutto in un momento di crisi.
...Stimolare il senso critico nelle nuove generazioni e contribuire al rafforzamento del tessuto democratico:
sono priorità rispetto alle quali il mondo della scuola, dell'università, delle accademie, dei conservatori e le professioni artistiche possono svolgere un ruolo fondamentale.

In questa prospettiva dobbiamo guardare al ruolo pedagogico e formativo, universalmente riconosciuto all'insegnamento della musica, del teatro, della danza e delle arti in generale.
La musica, considerata come linguaggio universale, raffigurazione delle cose invisibili, come affermava Leonardo da Vinci, svolge un ruolo determinate nello sviluppo della creatività, dell'educazione sentimentale, nell'integrazione sociale e dovrebbe appartenere, strutturalmente, come pratica attiva, alle nostre scuole di ogni ordine e grado mentre nella riforma della scuola superiore scompare, rimanendo relegata ad una manciata di licei musicali.

Manca invece un progetto culturale di ampio respiro che apra la strada ad una crescita sia qualitativa che quantitativa a lungo termine, progetto sostituito invece da strategie miopi, improntate ad interessi economici particolaristici e a breve termine. La stessa crisi profonda che il settore dello spettacolo sta vivendo oggi in Italia si inserisce in un quadro più ampio, che vede l'intero settore culturale messo a dura prova dai tagli e dalla fragilità di un sistema privo di chiare e concrete strategie di sviluppo.

In questo quadro politico, che già prevedeva una spesa per la cultura tra le più basse in Europa, sono stati tagliati in modo indiscriminato il Fondo Unico per lo Spettacolo e i finanziamenti agli Enti locali, penalizzando tutto il settore della musica e dello spettacolo, passando attraverso la lirica, la musica sinfonica e la produzione contemporanea, il cinema, il teatro, con il rischio di favorire solo le produzioni più commerciali. Le politiche pubbliche destinate alla cultura in Italia sono infatti segnate da un deficit di risorse e di indirizzi.
Il nostro paese, con la sua ricchissima tradizione artistica, ha bisogno non di tagli ma di tutela di questo immenso patrimonio che va valorizzato e che rappresenta la nostra vera "materia prima".

Nello stesso tempo è indispensabile e urgente individuare politiche culturali che riservino una particolare attenzione agli artisti più giovani, offrendo loro le giuste opportunità per un percorso di ricerca e di valorizzazione, anche attraverso il confronto con esperienze internazionali; fermare la dispersione e l´emigrazione dei più giovani è un dovere prioritario per un paese che voglia ricostruire il proprio tessuto culturale e civile e intenda favorire il ricambio generazionale.

È necessaria una riforma dei settori della produzione dello spettacolo, che garantisca innanzitutto il riconoscimento professionale, condizioni adeguate per tutti i lavoratori (insegnanti, musicisti, ballerini, attori, tecnici), l'applicazione dei contratti di riferimento, investimenti adeguati e trasparenza nell'utilizzo dei fondi pubblici.

La CGIL di Roma Centro, unitamente alle categorie di scuola e formazione, funzione pubblica e spettacolo, promuove il prossimo 25 settembre una iniziativa, a sostegno della cultura e della formazione, che coinvolgerà gli artisti, i lavoratori dello spettacolo, il mondo della scuola, le Istituzioni culturali insieme a tutti i cittadini che credono nella cultura come valore fondante di una società civile.
L´iniziativa si articolerà attraverso performance di musica, teatro e danza in 3 piazze di Roma, a partire dalle 19.00 per concludersi a p.za di Spagna, a partire dalle 21.30.

www.lazio.cgil.it/filelist_download.asp?id=248

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