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Opere

Aldo Brizzi
L'epreuve du labyrinthe

per Viola e Nastro magnetico

Esistono varie forme di labirinto. In alcuni casi l'obiettivo è raggiungerne il centro, in altri ciò che importa è l'esperienza del passarne attraverso. Tutti i labirinti si riducono a questi due tipi d'approccio: come si potrebbero riflettere nella musica? Il labirinto può essere simbolizzato dalla combinazione d'aspetti del tempo (metro, ritmo, pulsazione) e spazio (altezze e spazializzazione acustica).
Il titolo del lavoro, "L'épreuve du Labyrinthe" (la prova del labirinto), è lo stesso dell'autobiografia di Mircea Eliade. Egli parla delle prove che si affrontano nel corso del tempo e che indicano infinite direzioni possibili da percorrere. Nella mia trasposizione musicale il nastro consiste esclusivamente di suoni di viola preregistrati e sovrapposti sulla base di frammenti ritmici estratti dalla musica popolare afro-brasiliana. I suoni della viola sono trasformati da filtri digitali fino a risultare la simulazione di una batteria di percussioni. Ciò permette una percezione più chiara delle poliritmie e delle polimetrie ma sulla base di una pulsazione stabile. La viola che esegue la parte dal vivo segue e accompagna la pulsazione con uno "swing" tra il nostro linguaggio contemporaneo e melodie microtonali dal sapore di un oriente immaginario. Si crea così un labirinto di segni attraversato da echi che rimandano incessantemente a diverse culture musicali.
Maurizio Barbetti, cui il pezzo è dedicato, ha registrato i frammenti e i loops negli studi GRAME di Lione nel 1995-96. I suoni sono stati filtrati e missati dal compositore con l'assistenza tecnica di Jean-Luc D'Aleo. Nella registrazione per il disco il missaggio della parte dal vivo della viola e la simulazione d'effetti di surround è stata realizzata grazie alla collaborazione di Francesco Sardella e del Pink House Studio.