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Opere

Pietro Pirelli
Fiordiluce

per 2 marimba, vibr., fl. e elettr.

Fiordiluce, scritto nell'estate 2001 è una tappa di un processo creativo che vado percorrendo da qualche tempo. Cerco e sperimento sulla materia musicale e realizzo degli elementi coerenti ma diversi, specialmente sul piano gestuale.
Cerco di sviscerarne la natura espressiva e soprattutto la capacità di combinarsi con altri all'interno di un fluire cangiante del tempo . Essi compaiono, spariscono e ricompaiono come dei personaggi; o come frammenti di discorsi. La mia partitura è un montaggio che strada facendo mi suggerisce l'articolazione, la direzione, l'equilibrio sottile tra prevedibile e imprevedibile. Fiordiluce deriva da un mio lavoro del 1999 su materiali acustici mandati a ciclo continuo su nastro. La musica, diffusa in un locale di una mostra d'arte, accompagna il movimento dei fiori di luce realizzati nei primi anni Settanta dall'artista Marinelli a Pirelli. Sono dei cerchi di luce che respirano in un lento schiudersi e richiudersi. La musica, lì, cerca una giusta dimensione di relazione e complementarietà con la percezione delle immagini in movimento. Guai a prevaricare. Relazionarsi e condividere spazi percettivi con altre arti è un buon esercizio di essenzialità e capacità evocativa per il compositore. E' una rinuncia alla complessità e alla forza della scrittura musicale? Niente affatto, per me. Anzi: questi confini rappresentano una scommessa, uno stimolo a evitare la saturazione percettiva .
Volevo dedicare il mio nuovo pezzo alla creatrice dei fiori di luce, mia madre. Mentre lo stavo ultimando sono stato profondamente scosso dai gravissimi fatti accaduti al G8. Lo dedico alle città di Gotheborg e di Genova.