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Opere

Fabrizio Casti
L'Angelo Impuro
(2001)
per Percussionista e Live electronics

Suoni, la frantumazione violenta di questi, brandelli di suoni tratti da altri suoni, dalle sue risonanze, dai suoi echi, dalle sue riflessioni, dalle sue fluttuazioni.
Dalle iniziali configurazioni ritmiche si sviluppa gradualmente un movimento periodico continuo, questo movimento periodico viene in seguito smantellato: passo per passo i diversi strumenti si staccano dalla regolarità del ritmo producendo cosi nel complesso una successione più rapida di eventi.
Brandelli,
disposti linearmente, associati a suoni lunghi o brevi, con pause o senza (nel tempo);
sovrapposti, associati a suoni acuti o gravi che slittano e che anticipano e prolungano, ricomponendolo, pezzi di questo suono (nello spazio);
Singoli suoni percussivi, ritmi, successioni sonore e processi ritmici stratificati: sempre più intensi, con movimenti più incisivi nello spazio e più veloci.
Sistemati su diversi piani sonori (dai quali si nasconde o evidenzia il significato), che formano costellazioni disordinate dalle quali emergono e trasmettono senso.
Dai sistemi periodici dei suoni, con accentuazioni molto variabili, emerge il risultato di un processo esteso nel corso della composizione come esito della trasformazione progressiva dalla dimensione aperiodica a quella periodica.
Questa trasformazione è caratterizzata da configurazioni di modelli melodici e armonici e processi ritmici in cui la composizione si dispiega ed in cui le sezioni temporali non sono connotate da unità di tempo accentuate ma dai suoi picchi in uno sviluppo continuo.
Poi il silenzio, i rumori, le tensioni, i passi, l'aria, i respiri, il fiato e poi ancora la voce, in modo sempre uguale, sempre simile e sempre diverso.