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Opere

Claudio Gabbiani
Improvviso
(2002)

Improvviso si basa sulla ricerca di un diverso spazio percettivo in funzione ad un nuovo modo di ascoltare; in questo caso più che di singole note è opportuno parlare di eventi sonori in quanto non è più sufficiente considerare altezza, intensità, timbro e durata quali unici parametri di determinazione del suono, ma diventano essenziali le trasformazioni timbriche ed il movimento nello spazio dell'evento stesso.
Potremmo quindi parlare di strutture sonore, dato che esse comprendono i parametri fisici del suono e la definizione della strutture musicali in termini quantitativi (impressione uditiva dei singoli suoni).
Gli unici parametri in comune tra la musica tradizionale e la musica informatica sono l'istante iniziale e l'istante finale; tutta la musica eseguita può essere considerata come un unico evento continuamente modulato in maniera complessa, rivelando così una stretta connessione strutturale tra la forma globale e le sue parti.