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Works

Franco Donatoni
Ciglio II
(1994)
for Flute and Violin

In questo lavoro si ritrovano in pieno le caratteristiche inconfondibili della cifra compositiva donatoniana. All'ascolto non meno che all'esame della partitura, il pezzo appare come un meccanismo di alta precisione, né più né meno di tanti brani del passato più illustre, alla cui base stanno la stessa inventiva geometrica (in senso pascaliano) e la stessa lucidità nel trattamento del materiale, atonale o tonale che sia. Ciglio II è caratterizzato da una scrittura estremamente compatta, anche sotto il profilo delle altezze. I due strumenti vengono trattati preferibilmente a blocco, a volte in stretta omoritmia. Solo raramente le due linee appaiono più sciolte orizzontalmente, ma pur sempre compenetrate, con imitazioni e concatenazioni di figure assolutamente sobrie, o sporadiche interpunzioni ora dell'uno ora dell'altro strumento. Le varie sezioni di cui si compone il lavoro sono contraddistinte, oltre che da metronomi diversi, da differenti situazioni tecniche del violino (tastiera, ponticello, arco-legno ecc.), con cui il flauto "concerta" sempre col massimo equilibrio. (Annamaria Morini)