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LETTERA DEI SOCI DEL CEMAT AL MINISTRO FRANCESCHINI

18 November 2015

Gentile signor Ministro,


le rappresentiamo oggi la nostra profonda preoccupazione per quanto  è accaduto alla Federazione Cemat di cui parecchi di noi siamo soci e che inopinatamente si è vista cancellare l’essenziale contributo del FUS, dopo 19 anni di una attività costante e indefessa nei vari aspetti della produzione e divulgazione della musica italiana.

Non vogliamo entrare nel merito di come ciò sia potuto accadere, ma vogliamo dichiarare che nel panorama della musica italiana, così avara di attenzione sulla creatività e la nuova musica questa istituzione ha saputo mantener viva in tutti questi anni la presenza e visibilità di tantissimi compositori ed interpreti, sempre rinnovandosi sino a creare lo strumento radiofonico sul web, estremamente attivo,  al quale ormai tantissimi di noi fanno riferimento e che in soli tre anni ha presentato oltre 800 compositori italiani oltre a numerosi e diversi interventi di interesse musicale. RadioCemat, nel panorama musicale europeo, rappresenta un unicum nel suo genere.

Ci risulta incredibile che lo Stato non voglia dire una sola parola di interesse per il futuro della composizione italiana, che pure è molto apprezzata anche in altri paesi.

La Federazione Cemat, anche dal punto di vista della sua connotazione all’estero, ha per anni potuto svolgere un’importante funzione di divulgazione e promozione tramite il programma SONORA, Nuova musica italiana nel mondo dove dal 2001, annualmente eravamo presenti in una ventina di paesi all’anno; unico progetto organico di questo tipo mai messo in atto dall’Italia sino ad allora. Tutto questo scompare e non ci capacitiamo delle ragioni.

Sappiamo che la decisione di cancellare il Cemat ha messo in allarme molti esponenti della musica e della cultura -che si sono espressi in vario modo- come pure la comunità della musica elettronica internazionale, CIME/ICEM, dove siamo associati da anni, che ha voluto esprimere la propria forte preoccupazione in questo senso.

Crediamo profondamente che il Cemat debba continuare l’azione di promozione della musica italiana d’oggi e chiediamo a Lei, signor Ministro, di voler prendere in serio esame la possibilità di assicurare la continuazione di questa funzione così importante.

Auspichiamo pertanto la Sua attenzione all’argomento, con la possibilità di volgere al positivo questa incresciosa situazione e Le inviamo i migliori saluti

 
Primi firmatari esponenti e compositori soci del Cemat:
·       Laura Bianchini, Crm
·       Mauro Cardi, Edison Studio
·       Luigi Ceccarelli, Edison Studio
·       Fabio Cifariello Ciardi, Edison Studio
·       Alessandro Cipriani, Edison Studio
·       Giovanni Costantini, Sonic Arts Università di Tor Vergata
·       Maria Cristina De Amicis per Istituto Gramma
·       Giuseppe Di Giugno Presidente onorario
·       Michelangelo Lupone, Crm
·       Maddalena Novati per Centro NoMus
·       Walter Prati MM&T