Berlino
19 giugno 2002
BERLINO
19 giugno 2002
Progetto "La Piazza"
Kulturbraurei
SCanner.SCans.SCiarrino
spettacolo intermediale (musica, dj-remix, arti visive)
ore 21.30
Alter Ego, Scanner & D-Fuse
Salvatore Sciarrino:
IV Sonata (1992) for piano
L'orizzonte luminoso di Aton (1989) for flute
Omaggio a Burri (1995) for flute, bass clarinet and violin
ALTER EGO:
Manuel Zurria, flute
Paolo Ravaglia, clarinet
Valentino Corvino, violin
Oscar Pizzo, piano
Robin Rimbaud aka SCANNER, live electronics
D-FUSE:
Michael Faulkner, Axel Stockberger, Stuart Crundwell, visual artists
In collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Berlino e Kulturbraurei - Berlino
Alter Ego
Questo progetto cerca di stabilire delle relazioni tra due mondi sonori che sembrano distanti tra loro ma che, in realtà, svolgono un'indagine sul suono in completa sintonia di intenti. Due tra i più acclamati e carismatici personaggi della scena musicale internazionale, il compositore Salvatore Sciarrino e Robin Rimbaud aka Scanner, lavorano insieme a questo progetto con il sostanziale supporto di Alter Ego. La IV Sonata (1992) per pianoforte, L'orizzonte luminoso di Aton (1989) per flauto e Omaggio a Burri per flauto, clarinetto e violino di Sciarrino rappresentano il materiale sonoro su cui si basa l'intera operazione: Scanner lavorerà sul suono delle composizioni di Sciarrino che verranno prima eseguite integralmente e poi "rielaborate", secondo il suo stile, attraverso una destrutturazione del materiale, stravolgendone quindi l'impianto formale, mutandone i percorsi, ripetendone o tagliandone delle sequenze. Parallelamente al percorso sonoro di Scanner/Sciarrino, i visual artists londinesi D-Fuse, interverranno attraverso un delicato sistema software trasformando il materiale sonoro in immagini.
Scanner.Scans.Sciarrino: piccolo diario di bordo
L'idea di partenza di Scanner.Scans.Sciarrino si è rivelata con insolita semplicità ed urgenza nel momento in cui abbiamo scoperto il mondo di Robin Rimbaud aka SCANNER. Da frequentatori assidui e collaboratori abituali della musica di Sciarrino, siamo rimasti colpiti dalla originalità di questo artista elettronico il cui mondo si trova anni luce distante da quello di Sciarrino ma nello stesso tempo, insolitamente vicino. L'operazione si rivelava quanto mai rischiosa anche perché per motivi logistici, non avevamo alcuna possibilità di sperimentare praticamente con Robin le nostre intenzioni, se non per lettere ed e-mail. L'idea di base era ovviamente quella di affidare a Robin i suoni di tre brani di Sciarrino per farne una sorta di live remix che fosse però totalmente fedele alla sua estetica. Durante il nostro primo colloquio nella sua bella casa londinese, quello che ci colpì di Robin fu la totale mancanza di arredo, un gusto per l'essenzialità che filtrava oltre la musica stessa ed imponeva non tanto di ridurre quanto di ELIMINARE il superfluo, con grande economia dei mezzi e totale controllo della forma. Esattamente quello che Sciarrino si ritrova a fare nella sua bella casa di Città di Castello ricca al contrario di un sano disordine amministrato però con il rigore di un vero artista artigiano. La soluzione di questo problema l'ha poi fornita lo stesso Sciarrino nel suo messaggio augurale alla sfida. Nessuna Comunicazione ! Per volontà o per Caso ! Questo è quanto. Qualsiasi interferenza può in qualche modo minacciare la totale libertà di intenzioni. Non nascondo che prima della nostra prima performance alla IUC a Roma , nessuno di noi sapeva "esattamente" che cosa sarebbe successo. Per una spiacevole serie di coincidenze negative (scioperi, ritardi aerei, ritardo nel montaggio del service …) ci si è ritrovati nella IMPOSSIBILITA' a costruire un dialogo. Che fosse un segno del destino ? Ricordo però che raramente abbiamo provato un'emozione così forte come per quel concerto. Solo dopo qualche mese, con grande soddisfazione per entrambi, Scanner e Sciarrino si incontrarono in occasione di un nostro concerto a Palermo. Non vorremmo in nessun modo dimenticare l'importanza che in questo progetto ha rivestito la presenza dei D-Fuse, sigla che racchiude alcuni geniali artisti inglesi, che hanno contribuito impagabilmente a preparare il terreno visivo ed onirico di questa performance.
Alter Ego
"La mia musica è un viaggio nel silenzio, dischiude un'ecologia del suono e della mente. È dunque decisamente alternativa rispetto agli schemi comuni. Come potrei non essere disponibile ad ogni genere di musica? Pochi anni fa ho scritto persino per gamelan giavanese. Mi chiedo anche: chi scopre oggi la contaminazione, come viveva prima? È la vita stessa che porta incontri e scoperte. Dentro e fuori di sé. Incidendo qualcosa per i Militia ho conosciuto Frankie Hi-NRG il rapper. Nel caso di Scanner, gli amici di Alter Ego hanno fatto da tramite ma ancora non ci conosciamo personalmente. Sono stato io a volerlo: così Scanner potrà manipolare la mia musica secondo la sua immaginazione e non secondo la mia. Gli offro la mia musica perché si trasformi nelle sue mani".
Salvatore Sciarrino
SCANNER
Scanner è l'alias di Robin Rimbaud, musicista londinese che dal 1994 sperimenta nel mondo della musica elettronica. La sua caratteristica principale è quella di utilizzare strumenti di intercettazione radio come gli scanner, appunto, per realizzare le sue composizioni musicali. Brani di conversazioni di telefoni cellulari di ignari utilizzatori, servizi civili come ambulanze o servizi di sorveglianza vengono campionati e inseriti nella musica di Scanner come parte integrante di un tappeto di suoni. L'etere viene utilizzato come uno strumento musicale e ogni legge che vieta l'ascolto di queste trasmissioni viene infranta.
Scanner non si nasconde dietro l'alta tecnologia, non ricorre all'uso di macchine costose o aliene. Utilizza un piccolo portatile Macintosh per "catturare" dei suoni ordinari, poi li processa e li modifica. Quindi un'attrezzatura essenzialmente economica da maturare e trasformare di continuo.
D-FUSE
D-Fuse è lo pseudonimo di visual artists inglesi che utilizzano gli strumenti della rivoluzione digitale, filtrano le correnti di dati, sperimentando e sviluppando un linguaggio unico. Si sono imposti all'attenzione del pubblico nel 1995 con un evento dal titolo Chiaroscuro. Con la creazione di The Wire, website magazine acclamato come uno dei più ricchi databases relativi alla produzione musicale, i D-Fuse si affermarono come pionieri del web-design in Inghilterra. La loro propensione a correlare aspetti visivi e suono li ha portati a collaborare con artisti come Scanner, Leftiefield e Ritchie Hawtin. le loro performances visuali sono state presentate in esibizioni internazionali, come Sonar a Barcellona, ISEA '98, Experimentaldesign '99 a Lisbona e OneDotZero, evento multimediale presentato a Barcellona. La produzione dei D-Fuse attraversa tutta la gamma delle arti visuali: i loro video sono trasmessi su MTV e Viva; hanno lavorato per BBC2, XFM Radio, British Film Institute e il gigante giapponse delle telecomunicazioni NTTDoCoMo. Il loro ultimo programma multimediale di musica dal vivo+film+video è stato recentemente applaudito al Rote Fabrik Club di Zurigo e al Contemporary Cultural Centre di Barcellona.