Alvise Vidolin
Leggo con sconcerto le pesanti difficoltà che minano il Progetto SONORA ed il serio rischio di chiusura a cui tale progetto sta andando incontro.
Interrompere il lavoro di promozione e di diffusione della cultura musicale italiana all’estero sarebbe una cosa gravissima in quanto si disperderebbe un importante lavoro decennale di “semina culturale” e si chiuderebbe ai compositori, agli interpreti, agli ensemble e soprattutto alle giovani generazioni la possibilità di farsi conoscere fuori dai propri confini e quindi di attingere ad un pubblico molto più ampio e talvolta più attento all’evoluzione del pensiero musicale. Nel corso di questo decennio ho avuto il piacere di partecipare in più occasioni al Progetto SONORA come interprete di live electronics e di portare all’estero molte opere di compositori italiani con elettronica. In particolare, essendo stato negli anni ’80 assistente di Luigi Nono alla regia del suono, ho spesso privilegiato nelle scelte il repertorio noniano con elettronica, sia per le esecuzioni in concerto sia per master class o laboratori di interpretazione con live electronics. La musica di Nono è stata portata all’estero da me assieme Ai principali interpreti storici della sua musica come Roberto Fabbriciani (flauti), Ciro Scarponi (clarinetti), Giancarlo Schiaffini (Tuba), Liliana Poli (soprano), Kadigia Bove (voce recitante). Talvolta per completare gli organici è stato necessario coinvolgere musicisti locali e questo ha ulteriormente favorito la diffusione delle prassi esecutive che nel caso di Nono sono permeate da una ricca tradizione orale ( ma lo stesso vale anche per molti altri autori del secondo ‘900). In alcuni casi, poi si sono verificati anche scambi all’incontrario, replicando in Italia esecuzioni felici nate all’estero proprio grazie a queste collaborazioni. Mi associo quindi alla denuncia contro i tagli “incrociati” attuati dai diversi soggetti che hanno permesso la vita decennale del Progetto SONORA e do il mio supporto alle future iniziative tese a far comprendere al mondo politico l’importanza dell’azione fino ad oggi svolta da tale progetto e la necessità di incrementarla anziché di cancellarla come malauguratamente sembra sia nelle intenzioni dei nostri governanti.
Alvise Vidolin interprete informatico
Venezia 11 febbraio 2011