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Trio Albatros


I nemici della musica, sempre in agguato e sempre più forti, vogliono portare a compimento un altro loro tremendo misfatto: cancellare SONORA!
Insieme ai miei colleghi del Trio Albatros sono grato a Cemat e a questo meraviglioso progetto che ha reso possibile una tournée in Cile, in Colombia e tanto altro. E’ doloroso sapere che molti musicisti italiani potrebbero non beneficiare più di un sostanzioso e prezioso aiuto per portare la musica e il talento italiano in tutto il mondo. Quando siamo all’estero tutti invidiano e glorificano la nostra arte, frutto di una tradizione luminosa e secolare.  
E’ proprio così: c’è una volontà deliberata di eliminare la musica e tutto ciò che può alimentarla (come SONORA ha fatto per anni in maniera eroica) da parte di ogni politica.  
Penso che noi musicisti dovremmo essere più uniti nel far sentire la nostra voce – come un tuono! –  Vogliamo e dobbiamo tutelare un bene tra i più preziosi che la nostra Italia può e dovrebbe vantare: la sua musica. SONORA contribuisce quotidianamente a fare crescere nel mondo l’amore per la nostra arte facendola conoscere ed apprezzare in tutti i continenti. Combattere SONORA è un delitto che provocherebbe pene infinite.  
Alessandro Marangoni


La lettera di Gisella Belgeri riempie il cuore di profonda tristezza: il pensiero che il progetto SONORA possa esaurirsi, dopo avere permesso ad un copioso numero di artisti di portare in tutti i continenti la nuova musica italiana, è una notizia che davvero sconvolge. Il progetto SONORA è stato, e speriamo ardentemente che continui ad essere, una delle maniere migliori di costruire ponti culturali tra l’Italia e il resto del pianeta, dando della nostra nazione una immagine degna della sua storia millenaria perché rispettabile per l’alto livello artistico di molta della sua produzione musicale contemporanea.
Più volte il trio Albatros Ensemble ha collaborato col CEMAT per il progetto SONORA: due tour in Sud America (Cile, Perù, Colombia) e un progetto in Russia dove il trio ha presentato una serie di sette concerti interamente dedicati alla nuova produzione italiana. Il nostro debutto nella prestigiosa Sala della Filarmonica di San Pietroburgo è stato recensito dalla critica russa come un evento comparabile all’esordio di Glenn Gould nella medesima sala in quanto che, se il grande pianista canadese introdusse il pubblico sovietico ad autori come Schoenberg e Hindemith, noi facevamo conoscere per la prima volta lavori di Giacinto Scelsi, Ivan Fedele e Luca Mosca.
Si fa francamente fatica a capire come la classe politica italiana non riesca a vedere – anche solamente sotto il cinico profilo propagandistico – la portata dei progetti di collaborazione intrapresi con enti culturali esteri grazie al fondamentale operato di SONORA. Dal mio personale punto di vista di apolitico, e per quanto attiene l’ambito culturale, dissento da coloro i quali fanno comparazioni – siano esse mosse da fini denigratori che da intenzioni celebrative – tra l’attuale Governo italiano e il regime mussoliniano. Durante il “ventennio” si eseguì molta musica contemporanea e il governo fascista attivamente supportò la diffusione della musica italiana in patria e all’estero. Ciò non era probabilmente dovuto ad una precisa posizione estetica ma dipendeva da calcoli puramente politici: calcoli che i nostri attuali governanti non sanno neanche fare.
Grazie al CEMAT-progetto SONORA per tutto quello che ha fatto per la cultura italiana!
Francesco Parrino


Con grande disappunto e un sentimento di impotenza a fronte della notizia che il progetto Sonora potrebbe esaurirsi per la mancanza di aiuti da  parte degli organi Istituzionali preposti al sostegno della Cultura, mi unisco al coro dei compositori e dei musicisti italiani che hanno collaborato con CEMAT. Questo progetto che dura da ormai dieci anni, ha permesso ad un copioso numero di artisti di portare in giro per il mondo l’eccellenza italiana sia degli interpreti che dei compositori.
Questa scelta politica, che tra l'altro risulta non comprensibile (visto il prestigio e la visibilità che questo progetto ha sempre portato al nostro Paese), è un grave sintomo di impoverimento dell' immagine culturale nonché indice della noncuranza e indifferenza che l'Italia ha nei confronti dell’Arte.
Trovo riprovevole che quando si parla di arte e cultura il partito politico trasversale e vincente in questo paese tenda a disinteressarsi se non addirittura a boicottare ciò di cui siamo più ricchi: la nostra storia che in molta parte è segnata e fondata dall'arte e sull’arte.
Solamente col supporto prezioso di SONORA molti artisti hanno potuto portare per il mondo il talento italiano universalmente riconosciuto.
L’accanimento contro la cultura ma soprattutto nei confronti della Musica, pare un disegno perverso teso a volere relegare sempre di più il nostro Paese in un profondo analfabetismo intellettuale e musicale.
Nessun governo, di nessun colore politico può arrogarsi il diritto di cancellare la Musica. Quest’arte è al di sopra di tutti i governi del mondo e di tutti i colori politici: la Musica è immortale a differenza dei  governi che possono cambiare.
Stefano Parrino

Trio Albatros
Roma 12 febbraio 2011