Tommaso Rossi
Come musicista dell’Ensemble Dissonanzen di Napoli ho avuto modo di avvalermi del sostegno del progetto SONORA in due occasioni: nel 2006 e nel 2008. Si è trattato di due progetti molto diversi tra loro per contenuti artistici. Il sostegno di SONORA ha consentito ad un gruppo emergente italiano (operante peraltro in una città come Napoli dive i linguaggi musicali contemporanei da sempre stentano ad essere riconosciuti a livello istituzionale) di realizzare un investimento artistico che si è rivelato vincente ed ha consentito all’Italia di essere rappresentata a livello internazionale in un consesso di altissimo livello. Peraltro, le entusiastiche recensioni dei quotidiani americani e successivamente di quelli austriaci sono una testimonianza in tal senso.
Mi sembra davvero folle e miope che un paese rinunci al sostegno della propria creatività, e si riduca a essere una provincia culturale, incapace di pesare in alcun modo sullo scenario internazionale. L’Italia per secoli ha esportato musica e il suo proprio modello di musica. E dovrebbe ritornare a recitare un ruolo in questo senso, non ridurre al lumicino ulteriormente la sua capacità di presentarsi sulla scena internazionale in modo convincente.
Tornando al mio rapporto con il progetto SONORA, nel 2008, nell’ambito di uno scambio culturale tra Italia e Francia, l’Ensemble Dissonanzen ha potuto collaborare con l’ensemble Proxima Centauri, un gruppo di grande qualità di base a Bordeaux, suonando nella città francese anche brani di autori italiani in prima esecuzione assoluta.
Tommaso Rossi
Napoli 4 febbraio 2011