Luigi Nono
27 novembre 2000 - 04 dicembre 2000Ministero degli Affari Esteri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Roma
Un'iniziativa di
Federazione Cemat-Progetto Sonora e Musica per Roma
con la collaborazione di: Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali - Palazzo delle Esposizioni, Istituzione Universitaria dei Concerti, Archivio Luigi Nono, Fondazione Teatro dell'Opera di Roma, Conservatorio Santa Cecilia, Centro Petralata
Nel decennale della scomparsa di Luigi Nono, la Federazione CEMAT-Progetto SONORA insieme a Musica per Roma ed altri importanti partner (fra cui l’Archivio Luigi Nono), ha dedicato al compositore una rassegna con il duplice intento di divulgarne la musica e rendergli omaggio. Le manifestazioni, che hanno avuto luogo a Roma nel 2000, si sono articolate su due percorsi espositivi distinti e paralleli curati rispettivamente dall’Archivio Luigi Nono di Venezia (con Luigi Nono) e da Milano Musica (Arcipelago Prometeo) e presentati al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Tre concerti, una rassegna di video e filmati e un incontro-lezione hanno arricchito la rassegna proponendo interpretazioni attuali e registrazioni storiche della musica di Nono.
con Luigi Nono
Programmazione dell'iniziativa a cura di Nicola Sani
Roma 27 novembre 2000 - Palazzo delle Esposizioni
ore 18.30 - Inaugurazione Percorso Espositivo e della rassegna "con Luigi Nono" (fino al 4 dicembre)
Mostre a cura dell'Archivio Luigi Nono e di Milano Musica
ore 19.30 - Testimonianze a cura di Enzo Restagno e Mimma Guastoni
ore 20.30 - Concerto
Fragmente-Stille, an Diotima
La fabbrica illuminata
Interpreti: Luisa Castellani, Quartetto d'Archi di Torino
Proiezioni di immagini di Fernando Farulli
Diapositive e coordinamento, Birgitta Heinrichs
Progetto sonoro, Michelangelo Lupone
Installazione Olofoni a cura del CRM, Roma
Roma 30 novembre 2000 - Sala ex-chiesa Santa Marta
ore 20.30 - Concerto
Das atmende Klarsein ( frammento )
…..Sofferte onde serene…..
A Pierre. Dell'azzurro silenzio, inquietum
Post-prae ludium per Donau
Interpreti: Ciro Scarponi, Roberto Fabbriciani, Giancarlo Schiaffini, Mauro Castellano, Alvise Vidolin
Roma 1 dicembre 2000 - Conservatorio di musica di Santa Cecilia - Sala dei Medaglioni
ore 15.00-16.00
Incontro-lezione su Luigi Nono con Luigi Pestalozza
ore 16.30-18.00
Incontro-lezione su Luigi Nono con Sandro Cappelletto, Nicola Sani, Giancarlo Schiaffini
coordina Roberto Giuliani
Roma 2 dicembre 2000 - Centro Petralata
ore 20.30 - Concerto
¿Donde estás hermano?
A floresta é jovem e cheja de vida
Interpreti: Vox Nova, Nextime Ensemble, Gerard Pape
Roma 3 - 4 dicembre 2000 - Palazzo delle Esposizioni
ore 10.30-21.00 - Video e filmati
Roma 3 dicembre
ore 10.30 L. Nono, realtà di un compositore (73') di Carlo Piccardi
ore 12.00 Musica per la libertà (estratto) (10') di Luigi Perelli
ore 12.15 Archipel Luigi Nono (54') di Olivier Mille
ore 14.30 Guerra e Pace (17') di Mario Bernardo
ore 15.00 A Floresta è jovem e cheja de vida (60') di Gianni Di Capua
ore 16.30 Incontro con Bettina Ehrhardt e Nicola Sani
ore 17.15 Con Luigi Nono (75') di Nicola Sani
ore 18.30 Il canto sospeso (46') di Jürgen Petzinger
ore 19.30 Una scia sul mare / Abbado, Nono e Pollini (60') di Bettina Ehrhardt e Wolfgang Schreiber
Roma 4 dicembre
ore 10.30 Respiri, silenzi...altri ascolti (40') di Gianni Di Capua
ore 11.15 Il canto sospeso (46') di Jürgen Petzinger
ore 12.15 Con Luigi Nono (75') di Nicola Sani
ore 14.00 Guerra e Pace (1968 - dur. 17') di Mario Bernardo
ore 14.30 Io, frammento dal Prometeo (1998 - dur. 64') di Gianni Di Capua
ore 15.45 Archipel Luigi Nono (1989 - dur. 54') di Olivier Mille
ore 16.40 L. Nono, realtà di un compositore (1977 - dur. 73') di Carlo Piccardi
ore 18.00 Le Quatuor des Possibles (90') di Edna Politi
ore 19.30 Una scia sul mare/ Abbado, Nono e Pollini (60') di Bettina Ehrhardt e Wolfgang Schreiber
Il percorso espositivo
"Con Luigi Nono" al Palazzo delle Esposizioni consentiva al visitatore di conoscere gli aspetti biografici del compositore nell'allestimento prodotto dall'Archivio Luigi Nono di Venezia, per poi soffermarsi nella seconda parte "Arcipelago Prometeo", a cura di Milano Musica sulla sua opera più ambiziosa.
La prima sezione era costituita dalla mostra documentaria fotografica, ideata da Nuria Schoenberg Nono per l'edizione 1993 del Festival di Salisburgo, che raccontava la vita di Nono attraverso 24 pannelli: gli studi al Conservatorio "B. Marcello" di Venezia con Malipiero, l'incontro con Maderna, i corsi di Darmstadt insieme a Pierre Boulez, Karlheinz Stockhausen, Edgard Varèse. Uno squarcio sulla vita privata: l'incontro con Nuria Schoenberg, che sposerà nel 1955, la nascita della figlia Silvia nel '59, cui dedica la composizione Ha Venido, raccolta di canzoni su testo di Machado. Le opere ispirate dall'amicizia con l'architetto Carlo Scarpa, il poeta Giuseppe Ungaretti, il pittore Emilio Vedova, che realizza scene e costumi per Intolleranza 1960, rappresentata al Teatro "La Fenice" nel '61 in occasione della Biennale Musica. Il Maggio Musicale Fiorentino nel '68 che riuniva in un concerto tre opere "impegnate" di Nono: A floresta é jovem e cheja de vida, dedicato al Fronte Nazionale di Liberazione del Vietnam; La fabbrica illuminata su testo di Giuliano Scabia e Cesare Pavese e Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz, Cori per L'Istruttoria di Peter Weiss.
Fra i grandi interpreti della sua musica, un giovane Claudio Abbado, che dirige alla Scala Al gran sole carico d'amore; il pianista Maurizio Pollini, il flautista Roberto Fabbriciani, i violinisti Gidon Kremer e Irvine Arditti.
La seconda sezione, "Arcipelago Prometeo", ideata da Luciana Pestalozza e da Laura Ajmar e allestita da Luca Rolla nell'ottobre del 2000 nel Ridotto dei Palchi della Scala, è stata realizzata da Milano Musica in occasione del suo X Festival dedicato a "Luigi Nono e il suono elettronico" e si incentrava su Prometeo. Tragedia dell'ascolto. "Non è un'opera. Né un melodramma, né una cantata, né un oratorio, né un concerto. È una tragedia composta di suoni, con la complicità di uno spazio, senza alcuna facilitazione scenica o visuale": questa frase e altre dello stesso Nono, scelte da Angela Ida De Benedictis, forniscono un'istantanea sulle tematiche poetiche ed estetiche del compositore negli anni della creazione di Prometeo e accompagnano le immagini di Nono, dei suoi amici/collaboratori (da Massimo Cacciari a Renzo Piano, da Claudio Abbado a Emilio Vedova) riprodotte in dodici gigantografie, una scelta degli abbozzi preparatori e alcune pagine della partitura autografa, con le annotazioni scritte da Nono durante le esecuzioni di Prometeo e la maquette dell'arca lignea progettata da Renzo Piano per la prima rappresentazione di Prometeo a S. Lorenzo di Venezia nel 1984: una cassa di risonanza che doveva accogliere e moltiplicare la musica come in un gigantesco Stradivari.
All'interno del percorso espositivo, veniva proiettata a ciclo continuo una serie di interviste a Nono, raccolte dall'Archivio Luigi Nono ed il video "con Luigi Nono", un montaggio, a cura di Nicola Sani, di alcuni filmati di repertorio tratti dagli Archivi della Rai. (Arianna Voto)
La prima sezione era costituita dalla mostra documentaria fotografica, ideata da Nuria Schoenberg Nono per l'edizione 1993 del Festival di Salisburgo, che raccontava la vita di Nono attraverso 24 pannelli: gli studi al Conservatorio "B. Marcello" di Venezia con Malipiero, l'incontro con Maderna, i corsi di Darmstadt insieme a Pierre Boulez, Karlheinz Stockhausen, Edgard Varèse. Uno squarcio sulla vita privata: l'incontro con Nuria Schoenberg, che sposerà nel 1955, la nascita della figlia Silvia nel '59, cui dedica la composizione Ha Venido, raccolta di canzoni su testo di Machado. Le opere ispirate dall'amicizia con l'architetto Carlo Scarpa, il poeta Giuseppe Ungaretti, il pittore Emilio Vedova, che realizza scene e costumi per Intolleranza 1960, rappresentata al Teatro "La Fenice" nel '61 in occasione della Biennale Musica. Il Maggio Musicale Fiorentino nel '68 che riuniva in un concerto tre opere "impegnate" di Nono: A floresta é jovem e cheja de vida, dedicato al Fronte Nazionale di Liberazione del Vietnam; La fabbrica illuminata su testo di Giuliano Scabia e Cesare Pavese e Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz, Cori per L'Istruttoria di Peter Weiss.
Fra i grandi interpreti della sua musica, un giovane Claudio Abbado, che dirige alla Scala Al gran sole carico d'amore; il pianista Maurizio Pollini, il flautista Roberto Fabbriciani, i violinisti Gidon Kremer e Irvine Arditti.
La seconda sezione, "Arcipelago Prometeo", ideata da Luciana Pestalozza e da Laura Ajmar e allestita da Luca Rolla nell'ottobre del 2000 nel Ridotto dei Palchi della Scala, è stata realizzata da Milano Musica in occasione del suo X Festival dedicato a "Luigi Nono e il suono elettronico" e si incentrava su Prometeo. Tragedia dell'ascolto. "Non è un'opera. Né un melodramma, né una cantata, né un oratorio, né un concerto. È una tragedia composta di suoni, con la complicità di uno spazio, senza alcuna facilitazione scenica o visuale": questa frase e altre dello stesso Nono, scelte da Angela Ida De Benedictis, forniscono un'istantanea sulle tematiche poetiche ed estetiche del compositore negli anni della creazione di Prometeo e accompagnano le immagini di Nono, dei suoi amici/collaboratori (da Massimo Cacciari a Renzo Piano, da Claudio Abbado a Emilio Vedova) riprodotte in dodici gigantografie, una scelta degli abbozzi preparatori e alcune pagine della partitura autografa, con le annotazioni scritte da Nono durante le esecuzioni di Prometeo e la maquette dell'arca lignea progettata da Renzo Piano per la prima rappresentazione di Prometeo a S. Lorenzo di Venezia nel 1984: una cassa di risonanza che doveva accogliere e moltiplicare la musica come in un gigantesco Stradivari.
All'interno del percorso espositivo, veniva proiettata a ciclo continuo una serie di interviste a Nono, raccolte dall'Archivio Luigi Nono ed il video "con Luigi Nono", un montaggio, a cura di Nicola Sani, di alcuni filmati di repertorio tratti dagli Archivi della Rai. (Arianna Voto)
Omaggio a Luigi Nono
Londra 23 aprile 2001
Istituto Italiano di Cultura
39, Belgrave Square
Musiche di Luigi Nono:
La fabbrica illuminata
Das atmende Klarsein (frammento)
... Sofferte onde serene...
Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz
Interpreti:
Luisa Castellani, Mauro Castellano, Roberto Fabbriciani, Alvise Vidolin
Istituto Italiano di Cultura
39, Belgrave Square
Musiche di Luigi Nono:
La fabbrica illuminata
Das atmende Klarsein (frammento)
... Sofferte onde serene...
Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz
Interpreti:
Luisa Castellani, Mauro Castellano, Roberto Fabbriciani, Alvise Vidolin
Intorno alla figura di Luigi Nono, compositore e protagonista del rinnovamento musicale del nostro secolo, Sonora ha organizzato una serie di incontri ed eventi di cui Londra è stata sensibile ricettrice.
Nel concerto londinese erano presenti le espressioni di maggiore rottura della musica di Nono nei confronti del passato, sia da un punto di vista della prassi tecnologico-strumentale che dei contenuti. Appartengono alla scrittura musicale degli anni Sessanta, segnata dalla costante operatività con i mezzi elettronici dello Studio di Fonologia della RAI di Milano, le opere del grande impegno civile e politico La fabbrica illuminata (1964) e Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz (1966). La svolta segnata dalla scrittura di Sofferte onde serene (1974-76) per pianoforte e nastro magnetico, apre alla sua musica nuovi cammini: all'espulsione progressiva del contenuto esercitato dai nuovi fenomeni della comunicazione di massa, Nono contrappone un suono in bilico sulla soglia della percezione, portando il tempo e lo spazio a divenire artefici estremi di una musica che opera sul silenzio, sulle risonanze e su un diverso rapporto con il testo, immerso nella continua rivisitazione di Hölderlin e incentrato sulla collaborazione con Massimo Cacciari. È di quegli anni (1981) la composizione Das Atmende Klarsein, per flauto basso, piccolo coro e live electronics, creata assieme a Roberto Fabbriciani.
Nel concerto londinese erano presenti le espressioni di maggiore rottura della musica di Nono nei confronti del passato, sia da un punto di vista della prassi tecnologico-strumentale che dei contenuti. Appartengono alla scrittura musicale degli anni Sessanta, segnata dalla costante operatività con i mezzi elettronici dello Studio di Fonologia della RAI di Milano, le opere del grande impegno civile e politico La fabbrica illuminata (1964) e Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz (1966). La svolta segnata dalla scrittura di Sofferte onde serene (1974-76) per pianoforte e nastro magnetico, apre alla sua musica nuovi cammini: all'espulsione progressiva del contenuto esercitato dai nuovi fenomeni della comunicazione di massa, Nono contrappone un suono in bilico sulla soglia della percezione, portando il tempo e lo spazio a divenire artefici estremi di una musica che opera sul silenzio, sulle risonanze e su un diverso rapporto con il testo, immerso nella continua rivisitazione di Hölderlin e incentrato sulla collaborazione con Massimo Cacciari. È di quegli anni (1981) la composizione Das Atmende Klarsein, per flauto basso, piccolo coro e live electronics, creata assieme a Roberto Fabbriciani.
dal 19 aprile 2001
Mostra
"Luigi Nono 1924-1990. Maestro di suoni e silenzi"
La mostra, curata dall'Archivio Luigi Nono e dalla Fondazione Giorgio Chini, è stata inaugurata il 17 settembre del 2000 a Palazzo Cini, Venezia, in occasione del decennale della scomparsa del compositore.
"Grazie alla presenza a Venezia dell'intero lascito del compositore, conservato presso l'Archivio Luigi Nono, i curatori hanno potuto allestire per la prima volta una mostra che contiene sia preziosi manoscritti musicali che oggetti personali, con l'intento di rappresentare la figura di Luigi Nono nella sua complessità di musicista di fama internazionale, uomo di cultura impegnato politicamente, maestro di grande influenza, padre di famiglia." (Nuria Schoenberg Nono - Erika Schaller)