ROT
22 settembre 2004ore 21.00
Goethe - Institut Rom - Auditorium
Coproduzione CRM-Centro Ricerche Musicali, Istituto GRAMMA,
Federazione CEMAT/Progetto ANTEPRIMA
in collaborazione con Archivio DOMENICO GUACCERO, Comitato Progetto Musica
con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Roma
ROT (1970 -72 / 2004)
Azione coreografica di Domenico Guaccero
versione per voci, performer ed elaborazione elettronica
Maria Chiara Pavone soprano
Sabina Meyer voce folk
Roberto Abbondanza baritono
Marcello Salvatore, Isadora Angelini, Luca Serrani performer
Marco Angius direttore
Giancarlo Gentilucci regia e scenografia
Marco Pecorale, Daniela Vespa aiuto regia
Tiziana Irti coreografia
Maria Cristina De Amicis realizzazione elettronica e regia del suono
Laura Bianchini coordinamento progetto
L'esecuzione di Rot è stata preceduta da Cmpszn 2 di Domenico Guaccero, per nastro magnetico
Riflessi
Installazione sonora d'arte progettata da Michelangelo Lupone.
L'installazione Riflessi (Spazio discretizzato) è stata ideata per l'auditorium del Goethe-Institut Rom e la diffusione delle opere elettroniche di Domenico Guaccero. Le sorgenti sonore erano disposte sul soffitto e utilizzavano paraboloidi di riflessione per generare lobi di radiazione molto direzionati e controllabili dinamicamente. Le sorgenti di suono erano 30 e dividevano lo spazio d'ascolto con una fitta rete di incroci che permetteva di ottenere rapidi spostamenti del suono e traiettorie non lineari. Questa installazione è stata posta ad integrazione di un sistema tradizionale d'ascolto surround ed è stata concepita per estendere il controllo dei movimenti verticali del suono e la dislocazione timbrica delle sorgenti.
Nell'ambito di "Arte - Scienza. Presente continuo" promosso da Centro Ricerche Musicali - CRM e Goethe Institut Rom.
Nastro elettronico originale:
realizzazione (con apparecchi EMS) e direzione elettronica viva Domenico Guaccero
voce sperimentale Michiko Hirayama
strumentisti-compositori Walter Branchi e Alvin Curran
direzione percussionisti Franco Barbalonga
Il nastro elettronico e i materiali registrati su nastro per la performance del 1973 sono di proprietà dell'Archivio Domenico Guaccero
Riversamento digitale a cura dell'I.R.TE.M.
A fianco di altre numerose iniziative di grande spessore dedicate a Domenico Guaccero nel corso dell'anno, la Federazione Cemat ha voluto dedicare una parte del suo progetto ANTEPRIMA a sostegno della riedizione di ROT, brano di grande impatto che fu eseguito una sola volta al Teatro dell'Opera di Roma nel 1973.
Dopo 31 anni, la parte musicale di quel lavoro, è stata nuovamente presentata in quella veste dopo un accurato lavoro di restauro dello storico nastro reso disponibile dall'Archivio Domenico Guaccero e riversato in digitale dall'I.R.TE.M. Da varie testimonianze sappiamo che lo stesso Guaccero pensava a una ripresa dell'opera in una veste più essenziale (tre voci, un nastro, pochi danzatori) più consono alla sua idea di teatro musicale da camera, slegato dai meccanismi a volte farraginosi dei grandi teatri. Difatti come sottolinea lo stesso Guaccero in partitura:
"La successione di colori - nero bianco rosso - non ammette elementi scenici superflui: essa basta, con la sua polivalenza di significati, all'ambientazione". La successione delle azioni, movimenti di corpi e di luci è in sincrono, mai meccanico e puntuale con colori e suoni. Essa non abbia una semplice intenzionalità chiusa in sé: e non può averla, dal momento che i testi adoperati servono da guida logica e ideologica".
La ricostruzione dei materiali elettronici e l'installazione che ne hanno permesso l'ascolto sono del CRM e dell'Istituto Gramma.
ROT è stato successivamente ripresentato a L'Aquila, l'8 novembre 2004 al Teatro dell'Accademia di Belle Arti, nell'ambito della rassegna Corpi del Suono. A Roma l'iniziativa ha inaugurato anche i percorsi di Progetto Musica 2004.