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attività - radiocemat - 2013 - voce libera seconda puntata

VOCE LIBERA seconda puntata

24 ottobre 2013

Live streaming dal Politecnico di Milano
Seconda puntata di Voce Libera
a cura della Fondazione Paolo Grassi - La Voce della Cultura
ore 11,00

ARCHITETTURA E TEATRO – SPAZI PUBBLICI

Con la partecipazione di:

Antonio Calbi, direttore del settore spettacolo-moda e design del Comune di Milano,
Silvia Milesi, Architetto,
Emilio Pizzi, Preside Scuola Ingegneria Edile-Architettura al Politecnico di Milano

Questo secondo incontro è dedicato ad approfondire la riflessione sugli spazi teatrali intesi come luoghi privilegiati del confronto culturale che ha avuto esordio il 10 ottobre u.s.
Uno spazio di dibattito che prende l’avvio da quanto è emerso dalle esposizioni di Emilio Pizzi, Daniele Abbado e Antonio Calbi, cui si sono aggiunte le voci di Silvia Milesi e Francesca Grassi.
Voce Libera offre la possibilità di una discussione aperta e attenta alle indicazioni delle giovani generazioni e auspica un vivace dibattito con gli studenti del Politecnico o anche via Radiocemat.

Questo il tema: "Lo spazio teatrale ha assolto positivamente tale funzione nei secoli pur nelle diverse forme che l'evoluzione architettonica ci ha tramandato. Discutere di spazi pubblici significa oggi relazionare il teatro alla città e ad altri luoghi pubblici e riconoscere i legami profondi che legano il sistema teatrale ai destini di una città. Significa anche scoprire come la dimensione culturale del teatro oggi possa riverberarsi su altri luoghi accompagnando il processo di trasformazione in atto nelle città, sempre più indirizzato verso obbiettivi di nuova qualità del vivere". (Emilio Pizzi)

"Nella realtà italiana si continuano a costruire nuovi teatri e luoghi di spettacolo ma si trascurano aspetti fondamentali legati alla funzionalità e ad un utilizzo evoluto degli spazi teatrali in quanto affermato dall’esperienza.I pochi esempi positivi sono purtroppo delle eccezioni.
Sembra si sia smarrito il collegamento di senso tra il progettare l’architettura di questi edifici, i saperi delle tecniche teatrali, e tutta una serie di necessità indispensabili al loro soddisfacente quotidiano funzionamento. Tale collegamento non è mai stato in crisi fino a pochi decenni fa.
Siamo di fronte ad una lunga sequenza di occasioni perdute la cui ricaduta negativa tocca gli artefici, tutti inclusi, il loro prodotto e il pubblico stesso."
(Daniele Abbado)
 

Si può intevenire per fare domande sull'argomento al nr 3385487414
dalle ore 11.00 alle ore 12.00