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attività - collaborazioni e partenariati - sopra i monti degli aromi 03

Sopra i monti degli aromi 03

05 dicembre 2003

I Concerti nel Parco
Federazione CEMAT - Comitato Progetto Musica

con il contributo di 

COMUNE DI ROMA - Assessorato alle Politiche Culturali
Dipartimento Cultura Sport Toponomastica Ufficio Spettacolo
MinIstero per i Beni e le Attività Culturali 
Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo


Roma 5 dicembre ore 21.00
Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti)
piazza del Popolo

Sopra i monti degli aromi

Un percorso attraverso il Cantico dei Cantici con canti gregoriani, polifonie medievali originali ed elaborazioni digitali

Ideazione Emanuele Pappalardo
Progetto Roberto Doati, Lanfranco Menga, Paolo Pachini, Emanuele Pappalardo

Ensemble Oktoechos
Letizia Butterin
Milli Fullin
Alessandra Vavasori
Antonio Bortolami
Angelo De Leonardis
Nicola Lamon
Diego Mazzaro
Lanfranco Menga direttore

Regia del suono: Roberto Doati, Paolo Pachini, Emanuele Pappalardo

Ingresso libero

programma

Jam hiems  Antifona
d'yn elaborazione digitale di Roberto Doati
Veni electa mea  Antifona
n'yn elaborazione digitale di Roberto Doati
Dum esset rex  Antifona
Eco elaborazione digitale di Emanuele Pappalardo 
Nigra sum  Antifona
O ecclesia frammento dalla Sequenza, Hildegard von Bingen, 1098-1179
b'yt per voce femminile ed elaborazione digitale di Roberto Doati

Quae est ista Alleluia dal Codice di Las Huelgas, sec.XIII-XIV
Quae est ista per voci maschili ed elaborazione digitale di Emanuele Pappalardo
Audi filia et vide Clausula, Codice di San Victor sec.XIII
Oro puro la sua testa per voci femminili ed elaborazione digitale di Paolo Pachini
Tota pulchra es, anima mea Heinrich Isaac, 1450-1517
spyrty I elaborazione digitale di Roberto Doati

In odorem unguentorum Antifona
Eco I elaborazione digitale di Paolo Pachini
Laeva ejus Antifona
Eco II elaborazione digitale di Paolo Pachini

spyrty II per voce maschile, voce femminile ed elaborazione digitale Roberto Doati
Audi filia et vide Organum, Codice Wolfenbuttel 1 sec.XIII
Filo scarlatto le sue labbra 
per voci maschili, femminili ed elaborazione digitale di Paolo Pachini
In multo desiderio Sequenza, Hildegard von Bingen
d'yl per voce maschile ed elaborazione digitale di Roberto Doati

Anima mea liquefacta est Mottetto, Guillaume Dufay, 1400-1474
Anima mea liquefacta est 
per voci maschili, femminili ed elaborazione digitale di Emanuele Pappalardo

Sopra i monti degli aromi, nato dalla collaborazione tra Paolo Pachini, Roberto Doati ed Emanuele Pappalardo, prosegue idealmente un progetto realizzato nel 1996 in collaborazione con Giacomo Baroffio ed i Kantores da lui diretti, centrato sulla commistione linguistica tra canto gregoriano e musica elettroacustica.
L'obiettivo dei tre compositori, in questa seconda occasione, è stato quello di realizzare una maggiore articolazione e integrazione tra brani originali e loro rielaborazioni elettroacustiche, superando una concezione di diretta consequenzialità.

In Sopra i monti degli aromi, il protagonista assoluto è Il Cantico dei Cantici. Infatti tutti i brani in programma - le antifone gregoriane, i brani polifonici di Dufay, Isaac, von Bingen, le elaborazioni in digitale di Doati, Pachini e Pappalardo - si ispirano a testi originali del Cantico dei Cantici. Queste millenarie parole, cariche di sfolgorante bellezza e immutata attrattiva ci saranno veicolate - attraverso uno spericolato, continuo gioco di sponda - da sonorità antiche e contemporanee.
In un momento unico in cui "il passato e il presente condivideranno lo stesso tempo e lo stesso spazio modulandosi vicendevolmente in un gioco di reciproche rifrazioni".  E dal Cantico alcuni versi che suonano come un augurio, agli autori, a noi ascoltatori: 

"al mattino vedremo se la vigna è fiorita
se gli acini sono spuntati
se i melograni sono sbocciati…"
Questo concerto è dedicato a mia sorella Stefania Azzaro perché il Cantico dei Cantici è stato testimone e testimonianza di uno dei momenti più belli della sua vita. (Teresa Azzaro)

La nostra epoca sembra accettare senza riserve arditi accostamenti tra le più eterogenee realtà percettive. Suoni, immagini, parole del presente e di un passato più o meno remoto sono legittimati a condividere lo stesso luogo e lo stesso tempo. Se tale tendenza culturale, e non solo estetica, ha ormai permeato tutta la nostra quotidianità percettiva ampliandone significativamente gli orizzonti, va tuttavia rilevato come tali accostamenti tendono, il più delle volte, a risolversi in una "complicata molteplicità" di eventi eterogenei sovrapposti o giustapposti. Manca qualunque forma di integrazione che ne possa legittimare la coesistenza.
Sopra i monti degli aromi tenta di ribaltare questa logica di "complicata molteplicità" risolvendola in una unità sintetica relazionale dove le produzioni musicali di ciascun compositore (sia del passato sia del presente) si "rimembrano" svolgendo il ruolo di articolazioni funzionali in una coerenza sistemica "complessa". Nel 1996 ci eravamo impegnati nella progettazione e realizzazione, grazie alla collaborazione di Giacomo Baroffio e dei Kantores da lui diretti, di una commistione linguistica tra canto gregoriano e musica elettroacustica. In quella occasione il repertorio musicale più arcaico della cultura musicale occidentale veniva direttamente messo a confronto con le urgenze espressive della contemporaneità. Il passato e il presente condividevano lo stesso spazio e lo stesso tempo modulandosi vicendevolmente in un gioco continuo di reciproche rifrazioni.
I lusinghieri risultati ottenuti in quella esperienza ci hanno rassicurato sulla corretta impostazione "estetica" ed "etica" e ci hanno stimolato a proseguire in tale direzione. Sopra i monti degli aromi amplia di molto la scelta del repertorio tradizionale con cui confrontarsi presentando intonazioni del Cantico dei Cantici comprese tra monodia gregoriana e polifonia del XV secolo. (Emanuele Pappalardo)

Ensemble Oktoechos
Lanfranco Menga, direttore
Sin dal suo debutto, alla fine del 1995, viene considerato uno dei gruppi italiani più interessanti nell'ambito della musica vocale medievale. Ha svolto una intensa attività per le più importanti istituzioni musicali e culturali come le Università di Roma "Tor Vergata" e "La Sapienza"; le Rassegne di Musica Antica a Perugia e Tivoli; i "Concerti in Abbazia" a Neversa; Festival Internazionale "Donne in Musica", IX Festival "Saverio Mercadante" di Altamura ed ha inaugurato il "Festival Internazionale di Musica Antica" di Monopoli e "l'Autunno Musicale" presso la Basilica Benedettina di S.Angelo in Formis. 
Nel 1998 si è esibito nell'ambito della Rassegna Internazionale di Musica Medievale presso l'Abbazia di Torrechiara e ha partecipato alla Commemorazione ufficiale di Madre Teresa di Calcutta integralmente ripresa da Rai Due.
Attualmente l'Ensemble sta effettuando una serie di concerti a soggetto nelle principali città italiane con proposte che stanno riscuotendo unanimi consensi: ultimo in ordine di tempo "Abelardo ed Eloisa: una storia d'amore medievale". Ha inoltre registrato per la Tactus la prima incisione assoluta del Graduale di S.Marco, un codice veneziano del XIII secolo. Parallelamente alla Musica Medievale si dedica con successo anche alla musica contemporanea. Hanno scritto espressamente per l'Ensemble Oktoechos alcune note compositrici come Joanna Bruzdowicz e Pozzi Escott. L'Ensemble Oktoechos, che ha un organico variabile in relazione al repertorio, è stato fondato ed è attualmente diretto da Lanfranco Menga, docente di Prepolifonia al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia. Il M°Menga si è formato alla Scuola di Don Raffaele Baratta OSB, Bonifacio Giacomo Baroffio e Andrea von Ramm, con la quale ha approfondito il repertorio vocale medievale a Monaco di Baviera. È fondatore e direttore della Schola Gregoriana di Venezia.

www.iconcertinelparco.it

Testi dei brani in ordine di esecuzione

Jam hiems transiit,
imber abiit et recessit:
surge amica mea, et veni.

Veni electa mea,
et ponam in te thronum meum,
alleluia.

Dum esset rex in accubitu suo,
nardus mea dedit odorem suavitatis.

Nigra sum sed formosa,
filiae Jerusalem:
ideo dilexit me rex, 
et introduxit me in cubiculum suum.

(Antifone, Antiphonale Monasticum)

O Ecclesia,
oculi tui similes saphiro sunt
et aures tuae monti Bethel,
et nasus tuus est 
sicut mons myrrhae et thuris,
et os tuum 
quasi sonus aquarum multarum.

(Sequenza, Hildegard von Bingen, sec.XII)

In lectulo meo per noctes
qaesivi quem diligit anima mea
qaesivi illum et non inveni.

Expoliavi me tunica mea,
quomodo induar illa?

Lavi pedes meos, 
quomodo inquinabo illos ?

(Roberto Doati)

Alleluja.
Quae est ista, tam formosa,
pulchra ut luna electa ut sol,
terribilis ut castrorum…

(Alleluja, Codice di Las Huelgas, sec.XIII-XIV)
(Emanuele Pappalardo)

Audi filia et vide
et inclina aurem tuam.

(Clausula, Codice di S.Victor, sec.XIII)

Oro puro la sua testa è
e di meli il suo alito è;
bruca le rose la sposa,
miele la sua bocca e latte;
la mente mi stravolgi 
sorella, sposa.
Latte nella bocca,
acque colanti vive,
vento, profumo infinito,
frutto prezioso.
Sposa, amica,
fiore di vite, bruca rose.
La mente stravolgi
con un solo sguardo.

(Paolo Pachini)

Tota pulchra es, amica mea,
et macula non est in te;
favus distillans labia tua;
mel et lac sub lingua tua;
odor unguentorum tuorum
super omnia aromata:
Jam enim hiems transiit,
imber abiit et recessit.
Flores apparuerunt
vineae florentes odorem dederunt,
et vox turturis 
audita est in terra nostra:
surge, propera, 
propera amica mea,
amica mea:
veni de Libano,
veni, coronaberis.
(Mottetto, Heinrich Isaac, sec XV)

In odorem unguentorum tuorum currimus:
adolescentulae dilexerunt te nimis.

Laeva ejus sub capite meo,
et dextera illius
amplexabitur me.
(Antifone, Antiphonale Monasticum)

Ille Ecce tu pulchra es amica mea
ecce tu pulchra, oculi tui columbarum.

Illa Ecce tu pulcher es dilecte mi et decorus,
lectulus noster floridus

tigna domorum nostrarum cedrina
laquearia nostra cypressina.

(Roberto Doati)

Audi filia et vide
et inclina aurem tuam
quia concupivit rex.

(Organum, Codice Wolfenbuttel 1, sec.XIII)

Filo scarlatto le tue labbra,
torre per trofei il tuo collo,
scudo, corazza, giglio,
soave guerriero,
solo terrificante giglio guerriero.

(Paolo Pachini)

In multo desiderio 
desideravi ad te venire
et in caelestibus nuptiis tecum sedere,
per alienam viam ad te currens velut nubes,
quae in purissimo aere currit
similis saphiro.

(Sequenza, Hildegard von Bingen, sec.XII)

Surge amica mea speciosa mea et veni,
columba mea in foraminibus petrae
in caverna maceriae.
Ostende mihi faciem tuam
sonet vox tua in auribus meis
vox enim tua dulcis et facies tua speciosa.

(Roberto Doati)

Anima mea liquefacta est,
ut dilectus locutus est.
Quaesivi et non inveni illum,
vocari et non respondit mihi.
Invenerunt me custodes civitatis,
percusserunt me et vulneraverunt me;
tulerunt pallium meum custodes murorum.
Filiae Hierusalem, nuntiate dilecto
quia amore langueo.

(Mottetto, Guillaume Dufay, sec.XV)

(Emanuele Pappalardo) 

IMMAGINI