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Quintetto Bibiena

Strumenti: Ensemble
Il Quintetto Bibiena nasce nel 1993 e in breve si accredita come uno degli ensemble più innovativi del panorama concertistico europeo: il conseguimento di un ambitissimo riconoscimento al Concorso dell’ARD di Monaco ’93 (secondo con primo non assegnato) e l’immediato invito del Cidim (Comitato Italiano per la Musica) a far parte dei gruppi di punta scelti dall’Italia per “Nuove Carriere” ‘94, promuovono ben presto il gruppo a un livello di visibilità e qualità artistica salutate unanimemente da vivissimo interesse. Il “Bibiena” da allora effettua centinaia di concerti in Italia, Francia, Austria, Germania, Sudamerica e molti altri paesi. Da Aix-en-Provence a Salisburgo, da tutte le Società di concerti italiane (S. Cecilia, Società del Quartetto di Milano, Unione Musicale, Amici della Musica di Firenze e Palermo, Festival di Ravello, Settembre Musica e molti altri ancora) ai principali Teatri e Festival europei, propone con successo la sua peculiare strategia artistica: una combinazione di repertorio puro, Nuova Musica e arrangiamenti, alcuni dei quali pensati per un impiego più teatrale della loro professionalità, che li vede anche nella veste di attori. Ne “Il racconto del controfagotto” di Andrea Chenna per quintetto e archi, (presentato in un tour del 2004 con l’Orchestra d’Archi Italiana e registrato in DVD con l’Ensemble Spira Mirabilis nel 2008), una sintesi del “Romanzo del contrabbasso” di Cekov viene recitata dai cinque tra interventi strumentali di spiccato solismo. Lo stesso accade nel “Pierino e il lupo” di Prokofiev, arrangiato dello stesso Chenna (proposto finora in quattro diverse lingue) e nella “Boite à joux-joux” di Debussy adattata da C. Ballarini, eseguita assieme alla proiezione delle diapostive originali di Hellè. Storica ed eseguitissima anche la versione dei “Quadri” di Moussorgskj nello spettacolare arrangiamento di Ballarini, versione ricca di uno strumentario allargato (clarinetto basso, corno inglese, flauto contralto). Discograficamente il Quintetto debutta nel 1995 con “Flamen” (dall’omonimo brano di Ivan Fedele a loro dedicato), contenente tra l’altro l’integrale di G. Ligeti, per Ermitage. Seguono ben presto l’integrale per fiati e pianoforte di Poulenc e i “Quadri” per Agorà; numerose le partecipazioni radiofoniche, tra cui spicca quella ai Concerti del Quirinale di RadioTre nel 2004. Ben presto scrivono brani originali per il Quintetto Bibiena, che ne cura la prima esecuzione, compositori come Ivan Fedele e Matteo D’Amico, Carlo Boccadoro e Alberto Colla, Riccardo Nova, Andrea Chenna, Nicola Campogrande, Giovanni Sollima, Stefano Bellon. Il gruppo invita fin dall’inizio importanti “ospiti”: collabora con pianisti come Campanella, Dalberto, Lucchesini, Cominati; con l’ Orchestra d’Archi Italiana e Mario Brunello; con la cantante Luisa Castellani; col percussionista indiano B.C. Manjunath. Già impegnati per qualche anno nella docenza ai Corsi Speciali della Scuola di Musica di Fiesole, nel 2003 i cinque tengono un Seminario di Musica da Camera all’ Accademia Chigiana di Siena; nello stesso anno la giuria del Premio Abbiati conferisce loro il premio “Filippo Siebaneck” per l’attività artistica svolta e per il risvolto didattico delle trascrizioni che promuove. Individualmente, oltre ad essere solisti molto richiesti, i “Bibiena” sono altrettante prime parti stabili delle Orchestre Sinfoniche dell’Accademia di Santa Cecilia, della Rai, e dei Teatri Comunale di Bologna e della Fenice di Venezia. Coinvolti nella ricerca di un nuovo repertorio, nel 2009 partecipano al progetto “Banna Musica” e propongono sotto la supervisione di Luca Francesconi due nuovi lavori composti dai giovani emergenti Cassinelli e Corrado, che saranno riproposti all’Unione Musicale di Torino e da Milano Musica 2010. Dopo un concerto salutato da particolare successo alla Società del Quartetto di Milano nel 2006, il critico Angelo Foletto scrive: “ Non è normale essere un’orchestra di cinque strumenti. Non è facile essere uno strumento fatto di cinque esecutori; ancor meno se si è fiati. Da molti anni il Quintetto Bibiena ci riesce”.
Aggiornato a 10/2011