Opere
- bio - worksper flauto, clarinetto basso, percussione, violino e violoncello
© NUOVA ERA
Fabio Vacchi ha studiato con Giacomo Manzoni al Conservatorio di Bologna e ha seguito i corsi al Berkshire Music Center, Tanglewood (USA), dove ha conseguito il Koussewitky Prize in Composition (1974). Primo premio al concorso Gaudeamus (Olanda, 1976), le sue opere sono state commissionate fra l'altro da RAI-Radiotelevisione Italiana, Berliner Festwochen e Berlin Philharmonic Orchestra, Teatro alla Scala, Opéra National de Lyon, Radio France, Opéra Comique e Théâtre du Châtelet di Parigi, National Symphony Orchestra di Washington, Pittsburgh Orchestra, Wien Modern e altri teatri e festival del mondo. Le sue composizioni, eseguite nelle più importanti sedi italiane e internazionali, sono state commissionate e dirette, tra gli altri, da Abbado, Berio, Chung, Harding, Marriner, Mehta, Muti.
Nel 1997 è stato eseguito, alla Philharmonie di Berlino, Briefe Büchners, commissionato da Claudio Abbado. Nel 1997, su invito di Abbado, ha trascritto per grande orchestra Dai Calanchi di Sabbiuno (ripreso nelle sue varie versioni più di cento volte, è stato diretto fra gli altri da Luciano Berio e Zubin Mehta, Roberto Abbado). Tre Veglie per mezzosoprano, violoncello e grande orchestra è stato commissionato dal Festival di Salisburgo nel 2000 ed è stato in seguito ripreso numerose volte. En Vinternatt, commissione Ferrara Musica per una tournée della Mahler Chamber Orchestra 2001, è stato diretto da Sir Neville Marriner.
Terra comune, per grande coro e orchestra, su testo di Marcoaldi, diretto da Myung-Whun Chung, ha inaugurato la Sala (Grande) "Santa Cecilia" del Nuovo Auditorium di Roma, nel dicembre 2002.
Ha vinto il premio cinematografico David di Donatello 2002 per la migliore colonna sonora, per il film Il mestiere delle armi, di Ermanno Olmi. Il brano per soprano e orchestra d'archi In pace, in canto, è stato scritto nell'estate 2003 per essere inserito nella colonna sonora del film Cantando dietro i paraventi, ancora di Ermanno Olmi.
Patrice Chéreau ha usato esclusivamente sue musiche, originali o già in repertorio, per la colonna sonora del film, in uscita a maggio 2005, Gabrielle.
Fino al 2006 è stato compositore in residenza al Mittelfest, che si è aperto nel 2004 con un suo concerto sinfonico monografico, comprendente Cjante, commissionato dal Festival. Il Théâtre du Châtelet di Parigi gli dedicherà nella stagione 2005/6 un ritratto costituito da tre concerti monografici. È Accademico di Santa Cecilia.