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Opere

Aldo Clementi
B.A.C.H.
(1970)
per Pianoforte


Durata: 04:30
Editore: Suvini-Zerboni

Il linguaggio di Aldo Clementi si distingue per una particolare nettezza del segno, per un rigore che non è mai freddezza, ma semplicemente distacco da tutto ciò che è superfluamente edonistico e decorativo. Lo Studio sul Tocco, del 1993, prescrive all'interprete di formare melodie di varia lunghezza utilizzando esclusivamente un gruppo di sei note nella mano destra e un altro gruppo di sei note, speculare, nella mano sinistra. I due gruppi vengono reiterati ed elaborati come in un caleidoscopio, risultando continuamente cangianti ma, nello stesso tempo, sempre identici a se stessi.
B.A.C.H. è peraltro il titolo di una fondamentale composizione del 1970, con la quale Aldo Clementi dà inizio al suo "periodo diatonico". Questo è caratterizzato, come scrive Gianluigi Mattietti, da "uno stretto rapporto creativo con la pittura, in cui la costruzione contrappuntistica e canonica, basata sulle quattro forme speculari, mostra una sorprendente analogia con i disegni periodici di Escher. Ma anche il meccanismo delle aumentazioni progressive, che concorre all'effetto di un grande rallentando, corrisponde all'idea di diversi ingrandimenti degli stessi oggetti sonori. Loure e Vom Himmel hoch prevedono infatti tre scansioni temporali diverse, sempre più lente, che consentono all'ascoltatore di percepire più da vicino il fascino delle sovrapposizioni contrappuntistiche. In tutti i brani di Clementi in programma, inoltre, l'uso sistematico di reiterazioni variamente modificate dello stesso materiale tematico determina un'affascinante alterazione della
percezione del tempo e dello spazio, in cui immobilità e vertigine
coesistono.
(Roberto Prosseda)