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Teresa Rossi Rampazzi
Teresa Rossi Rampazzi - Biografia
Vicenza, 1914 - Bassano del Grappa, 2001

Sito: www.teresarampazzi.org/

Strumenti: Pianoforte

Pioniere della musica elettronica in Italia.
Dopo aver iniziato lo studio del pianoforte con un maestro locale, si trasferisce al conservatorio di Milano dove ottiene anche il diploma in composizione. Nel salotto della sua casa milanese accoglie una cerchia di amici che col tempo si sarebbero distinti nel mondo musicale: Franco Donatoni (del quale esegue una poco nota Composizione in 4 movimenti per pianoforte), René Leibowitz, Severino Gazzelloni, Bruno Maderna, Heinz-Klaus Metzger.
Nel 1956, dopo un periodo trascorso a Verona, si sposta col marito a Padova ed entra a far parte del Trio Bartók e del Circolo Pozzetto (1956-1960). Fin da questi anni comincia a combattere dure battaglie per lo sviluppo e la diffusione della musica d'avanguardia.
Frequenta alcune edizioni dei Ferienkurse di Darmstadt e qui ascolta il primo generatore di Eimert ("mi convinsi che quella era la strada per uscire completamente dalla musica tonale").
Nel 1958, l'incontro con John Cage corrisponde alla svolta elettroacustica. Vende clamorosamente il pianoforte - ricomprato dal marito - e nel 1965 fonda, assieme ad Ennio Chiggio, il Gruppo N.P.S. (Nuove Proposte Sonore), che lavora con apparecchiature analogiche e diventa uno dei principali studi di ricerca musicale privati, assieme S 2 FM di Pietro Grossi e allo SMET di Enore Zaffiri.
Nel 1968, rinunciando al sodalizio con Chiggio, Teresa Rampazzi prosegue da sola nella ricerca e si dedica alla didattica. Viene affiancata in particolare da Alvise Vidolin e Giovanni De Poli che diventano suoi collaboratori ed amici.
Nel 1972 ottiene la cattedra di musica elettronica al Conservatorio "Pollini" di Padova.
Mentre, grazie agli "ex-allievi" De Poli e Vidolin, all'Università di Padova nasce il CSC - Centro di Sonologia Computazionale (centro di ricerca e produzione di computer music), Teresa Rampazzi si avvicina, all'età di sessant'anni, alla tecnologia digitale.
In questi anni realizza, al CSC, la quasi totalità delle sue opere ottenendo vari riconoscimenti.
Dopo la morte del marito (1984), si trasferisce per un breve periodo ad Assisi e successivamente a in un pensionato a Bassano (VI), dove continua a comporre e ad ascoltare musica.
Tutte le sue opere sono realizzate su nastro. Alcune di esse hanno accompagnato film-documentari e balletti.
 

Aggiornato a 07/2010