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Marco Lombardi


La formazione è nata l'anno scorso e raccoglie alcuni dei migliori professionisti del panorama ligure. Già prima di costituirci in associazione culturale avevamo tra i nostri punti di riferimento imprescindibili, soprattutto nell'ottica di una attività che andasse ben oltre i confini nazionali, il Progetto Sonora. Abbiamo sempre seguito con grande interesse l'attività da esso svolta in favore delle creazioni e della creatività italiana all'estero.
Il Progetto Sonora si è distinto nel corso di questi anni per l'alto profilo dei numerosi progetti così brillantemente realizzati. Credo che esso sia percepito dall'intera comunità dei musicisti italiani come momento altamente qualificato e qualificante. Peraltro siamo confermati in ciò dalle testimonianze di tanti altri colleghi esecutori e compositori. Fra questi alcuni cari amici e amiche che ci hanno raccontato di quanto la partecipazione al Progetto Sonora sia stata importante per la crescita e il consolidarsi della loro carriera. Speravamo dunque, appena esaurite le incombenze che danno l'avvio alla vita di un ensemble, di poter essere inseriti anche noi in questo circuito. A tal fine ci siamo prodigati affinchè la nostra proposta non sfigurasse e fosse all'altezza delle moltissime (e quanto prestigiose!) che ci hanno preceduto. Così abbiamo creato interessanti sinergie in Argentina ed alcune istituzioni sono pronte, nella seconda metà di ottobre del corrente anno, ad accogliere la nostra presenza per concerti e masterclasses: il Laboratorio de investigacion y producion musical e il Centro Cultural Recoleta entrambi di Buenos Aires; la Biblioteca Argentina/Festival Est-Ovest in collaborazione con il Comune di e il Consolato Generale d'Italia a Rosario; la Unversidad Nacional del Litoral di Santa Fè.
Purtroppo apprendiamo che il Progetto Sonora pare destinato ad esaurirsi e non possiamo che essere profondamente rattristati da ciò. I tempi bui che stiamo vivendo sembrano non lasciare spazio ad illusioni: tagli ovunque, drastiche e talori feroci riduzioni di budget nell'ottica di un risparmio che il mondo della cultura sembra doversi sobbarcare primo fra tutti. Non possiamo che sottoscrivere pienamente le parole della Dott.ssa Belgeri che in una recente lettera notava l'assurda “sproporzione fra il risparmio ottenuto e la cancellazione delle pochissime opportunità negli anni offerte ai musicisti italiani dal proprio paese”.
Vorremmo aggiungere: che razza di contabilità è mai quella che permette un divario così accentuato fra il risparmio di poche migliaia di euro (grosso modo la benzina per alcuni mesi di un paio di auto blu...) e l'affossamento di un progetto vivo e di grande importanza per la cultura italiana? Verrà mai il giorno che si capirà, parlando in termini strettamente imprenditoriali e non di gratuita filantropia, quanto vale il patrimonio culturale di una nazione come la nostra, quanto valgono i suoi teatri, i suoi musei, i suoi cinema, le sue biblioteche e l'enorme patrimonio umano che li fa vivere? Di fatto queste righe non sono che l'ennesima triste pagina da aggiungere ai nostri cahiers de doléances ormai troppo spessi. Ma fintanto che le forze politiche si voteranno all'insipienza e alla manifesta incapacità di gestire le risorse e la vita culturale in maniera consona a questo paese e al posto che merita nel consesso internazionale riteniamo giusto, per quello che può valere, far sentire la nostra voce.

Marco Lombardi
Savona 16 febbraio 2011