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Enrico Correggia


È con grande amarezza che apprendo che anche il progetto SONORA sarebbe vittima dei tagli indiscriminati alla cultura.
Non si riesce proprio a comprendere come la finanza italiana, di fronte a sperperi di ogni genere da parte delle istituzioni, possa essere vieppiù danneggiata da somme a dir poco ridicole stanziate per progetti che portano il nome dell’Italia in tutto il mondo.
Poter finanziare, anche solo in parte, viaggi di artisti del nostro paese per partecipare ad importanti e prestigiosi festival all’estero, è veramente un modo per ottenere stima e consensi per una Italia al momento così disastrata.
Con CEMAT ho potuto partecipare al festival Clef de Soleil di Lille, dove mi si era organizzato un progetto monografico, tenendo colà conferenze ed eseguendo vari miei lavori.
Ritengo pertanto desolante il voler ridimensionare il progetto SONORA che incide sulle casse dello stato, ripeto, in modo assolutamente insignificante. È come se io risparmiassi un solo euro in un mese.
Spero tuttavia che il governo ritorni sui suoi passi, come del resto anche per il FUS, permettendo a persone che fanno sacrifici enormi (lo studio della musica, per ottenere livelli ottimali, richiede una applicazione continua e faticosa ed una capacità al sommo grado) di dare lustro all’Italia.
I musicisti creano economia, e se l’Italia è così conosciuta in modo positivo nel mondo, è per la sua arte, per i suoi artisti e per la sua genialità.
Sperando in tempi migliori.

Enrico Correggia
Torino 8 febbraio 2011