Alessandra Bellino
...Assistiamo costantemente e sempre più velocemente allo smantellamento della scuola e delle Università italiane secondo precisi “piani” che mirano all’appiattimento del sapere e al livellamento delle menti nel nostro Paese. Scegliere di escludere i principali canali di diffusione della Nuova Musica dal circuito di promozione e circuitazione internazionale attraverso la negazione di finanziamenti, può solo essere letta come la scelta di un conservatorismo becero e ignorante.
Il rischio che anche Progetto SONORA possa essere inglobato all’interno della crisi è veramente preoccupante.
Non si comprende abbastanza (eppure è fin troppo palese) l’importanza che riveste la ricerca in tutti i campi della cultura e specialmente la ricerca musicale che assimila a sé tutte le altre forme d’arte col supporto delle nuove tecnologie in una visione allargata della produzione artistica.
Un’iniziativa così virtuosa quale Progetto SONORA che ha promosso in questi ultimi anni l’attività di compositori e musicisti di tutti i paesi del mondo in uno sforzo enorme di scambio ad altissimo livello va difesa ed incentivata. Mi sento chiamata in causa proprio per aver partecipato nel 2009 al Progetto Sonora con l’Ensemble Dissonanzen di Napoli assieme ad altri compositori italiani quali Nicola Sani, Agostino Di Scipio, Michelangelo Lupone, in un gemellaggio fra Italia e Francia.
La collaborazione, già partita l’anno precedente fra l’Ensemble Dissonanzen e SuonaFrancese a Napoli nell’ambito del Festival Dissonanzen 2008, è poi sfociata nel 2009 grazie a Progetto SONORA nel concerto di Bordeaux del 6 maggio nell’ambito della Stagione Proxima Centauri 2009 in collaborazione con Temp’ora presso il TNT Manufacture de Chaussures. Si alternarono composizioni con elettronica ad altre che pur non prevedendo l’elettronica si muovevano nella direzione della ricerca e della sperimentazione sugli strumenti con esiti molto positivi sia per l’interesse mostrato in sala dal pubblico che per l’ampia approvazione dei musicisti ed enti organizzatori. Al progetto ho partecipato con la mia composizione “Tre micro-meliche di Apollo e Marsia” per flauto contralto e violino eseguita e commissionata da Tommaso Rossi e Daniele Colombo, opera che guarda in particolare al flauto dolce come ad uno strumento dalle molteplici possibilità tecniche e timbriche ancora tutte da esplorare e che mi ha spinta verso scelte compositive volte ad un forte aggancio fra passato e presente.
Sono pertanto orgogliosa di potermi annoverare fra i partecipanti al Progetto SONORA.
Se lo scopo del governo più che di promuovere “Progetto SONORA” è restare ingabbiati in “scatole sonore” costruite su misura per pochi musicisti accomodanti, questo sarà il segnale che l’Italia non avrà saputo cogliere la sfida verso il nuovo e verso scelte di qualità delle proposte artistiche e culturali che altri paesi europei invece hanno voluto con forza perseguire, e ciò non potrà che rappresentare lo svilimento del nostro mondo musicale.
Alessandra Bellino
18 febbraio 2011