Berlin
23 June 2000 - 19 July 2000
FESTIVAL INVENTIONEN
30 GIUGNO | 1 LUGLIO | 19 AGOSTO
Neue Italienische Elektroaustische Musikszene
Berlin 2000
30 GIUGNO
DAAD/Technische Universität
DAAD/Technische Universität
Parochialkirche
I parte, ore 19
Concerto per nastro
Nicola Bernardini
Recordare
Roberto Doati
A Moholy, l'ultimo giorno del tram a tariffa ridotta
Elio Martusciello
[email protected]
Francesco Giomi
Agnaby
Diego Minciacchi
Mentre noi corravam la morta gora
Luigi Ceccarelli, Nicola Sani Live electronics
Una forte presenza della drammaturgia vocale caratterizza sia Recordare di Nicola Bernardini, su un testo di impegno civile contro i crimini di guerra in Bosnia del generale Ratko Mladic, sia Mentre noi corravam la morta gora di Diego Minciacchi, poeticamente ispirato alla Commedia dantesca e ad alcune voci liriche del nostro secolo: Edoardo Cacciatore, Emilio Villa e Mario Lunetta.
Al cinema di Moholy-Nagy si rifà invece Roberto Doati nel brano elettroacustico A Moholy, l'ultimo giorno del tram a tariffa ridotta, che traduce l'immagine rotante del "Lichtrequisit" (la scultura ripresa nel film) in suono prodotto dagli stessi materiali di cui essa è composta: metallo cromato, vetro, filo e barre metalliche.
Il suono diventa luogo del virtuale per Elio Martusciello, che nel suo [email protected] cattura le voci senza corpo di segreterie telefoniche, radio, Cd, televisione, cinema e internet: un mondo tecnologico, fatto di emittenti e riceventi sonore, in cui il suono transita, si modifica, si frammenta. Accoglie invece suoni ambientali della vita urbana in Arabia, inframezzati dalla recitazione di passi letterari, il breve dramma acusmatico di Francesco Giomi Agnaby, che in arabo significa "straniero": è ispirato da un lato al romanzo omonimo di Albert Camus, dall'altro al linguaggio musicale della cultura araba.
II parte ore 20
Michele Tadini
Notturna
per tromba, nastro e live electronics
produzione AGON Milano
Michele Dall'Ongaro
Grimoire
per voce, violino, nastro e live electronics
produzione AGON Milano
Francesco Boschetto
Trasumanar
per violino ed elettronica
Luisa Castellani, soprano
Gabriele Cassone, tromba
Marco Rogliano, violino
Tratto comune delle tre composizioni in programma è lo strumento solista - tromba, violino solo o in duo con la voce di un soprano - elaborato e affiancato da nastro magnetico e live electronics.
Nel primo brano, Notturna, il cui titolo indica un clima e un ricordo di ascolti notturni, tutto nasce dal pulsare di una frase jazz, che si riduce e si espande all'unisono. Il suono della tromba non viene semplicemente elaborato dall'elettronica, ma condotto nei diversi luoghi della memoria, attraverso frammenti che progressivamente si staccano dalla linea solistica, come echi che acquistano nuove sorprendenti forme.
Grimoire significa libro di magia oppure testo illeggibile. La base di questa composizione di Dall'Ongaro è dunque un testo esoterico composto di 25 frasi da altrettante lingue morte, letterarie o artificiali, che ha suggerito anche le soluzioni formali. Il numero magico 3 e i suoi multipli sono utilizzati per ordinare gli interventi di voce e violino, le sezioni del brano e altri parametri come la spazializzazione.
Dedicato a Pier Paolo Pasolini, Trasumanar riprende un termine che lo scrittore mutuò da Dante per intitolare il suo ultimo ciclo poetico Trasumanar e organizzar: per Boschetto è il trascendere la dimensione umana. L'opera, divisa in quattro movimenti brevi, si riferisce agli ultimi istanti di vita di Pasolini, assassinato ad Ostia, alla periferia di Roma, vicino al mare. Non un omaggio alla memoria, ma un brano che si nutre di suggestioni letterarie e riflessioni esistenziali.
III parte h 22
Kantores 99
Canti Gregoriani e Musica Elettroacustica
con canti gregoriani in versione originale
Produzione EDISON STUDIO Roma
Alessandro Cipriani
Aqua Sapientiae, per voce e nastro
Angelus Domini
Alleluia (Pascha Nostrum)
Exultet
Luigi Ceccarelli
Exultet, per nastro a 8 tracce
Audi Filia
Emanuele Pappalardo
Audi Filia, per cinque voci e nastro
L'idea del concerto è quella di unire in uno stesso evento il canto gregoriano antico e le nuove composizioni elettroacustiche, trovando elementi comuni per costituire un equilibrio fra antico e moderno. Senza disperdere l'essenzialità e la forte identità del gregoriano, i tre compositori si misurano in modi diversi con la possibilità di vivificarlo attraverso l'uso delle tecnologie.
Kantores 99
Simonetta Anniballi, Letizia Butterin, Blazenko Juracic, Patrizia Polia, Maurizio Verde
Maurizio Verde Concertatore
Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani live electronics
1 LUGLIO
Parochialsaal
ore 10
"La Nuova Scena della Musica Elettroacustica in Italia"
Seminario/Workshop
Antonio Camurri: Spazi interattivi per la musica e la danza
Nicola Sani: Nuovi sviluppi nella scena della musica elettroacustica in Italia
Lorenzo Seno: La percezione dello spazio acustico nella pratica esecutiva e nell'esperienza compositiva del CRM
L'integrazione fra musica, danza e strumenti tecnologici è oggetto dell'intervento di Antonio Camurri, che ha sperimentato con artisti di diversa estrazione (Fabbriciani, Berio, Vidolin, Virgilio Sieni) un lavoro multimediale sui linguaggi dell'arte, testimoniato nella conferenza da brevi filmati.
Nell'ambito di questo incontro, Nicola Sani illustra le caratteristiche delle nuove tendenze compositive italiane in rapporto all'uso delle nuove tecnologie sonore e intermediali. Attraverso l'ascolto di diversi materiali verranno presentate opere di autori delle ultime generazioni, realizzate nei centri di ricerca italiani e nei centri di produzione internazionale.
Lorenzo Seno illustrerà i rapporti fra spazio acustico e contenuti artistici, sperimentati al Centro Ricerche Musicali attraverso sistemi multifonici funzionanti come "riflettori sonori": Planofoni, Olofoni, presentati in spettacoli ed eventi multimediali.
19 AGOSTO
Akademie der Künste - Auditorium
ore 19
Concerti elettroacustici
con esecuzione dal vivo
Quartetto Prometeo
Fausto Romitelli
Natura morta con fiamme
per quartetto d'archi amplificato ed elettronica
produzione IRCAM, Parigi
Aldo Brizzi
L'épreuve du Labyrinthe
per viola e nastro magnetico
produzione GRAME, Lione
Diego Dall'Osto
Tempi, Vertigini, Vuoti, Simmetrie...
per quartetto d'archi, nastro e live electronics
Premio CEMAT "40 Anni nel 2000"
produzione MM&T, Milano
Agostino Di Scipio
5 Interazioni cicliche alle differenze sensibili
per quartetto d'archi e sistema di elaborazione interattivo
Premio CEMAT "40 Anni nel 2000"
produzione GRAMMA, L'Aquila
Comporre per quartetto ed elettronica: questo il tema dato dal Cemat ai compositori d'oggi, fra cui sono stati selezionati Dall'Osto e Di Scipio che per i loro brani hanno lavorato a stretto contatto con il Quartetto Prometeo, in uno stimolante laboratorio creativo che dalla scrittura ha portato direttamente all'esecuzione.
Agostino Di Scipio è partito da frammenti, cellule tematiche che si ripetono, con accelerazioni e dilatazioni, sviluppandosi successivamente, finché l'ultima riassume tutto il materiale precedente. Durante il concerto, anche i suoni ambientali (ad esempio il traffico metropolitano) vengono inglobati nel processo di trasformazione elettronica, che interagisce sempre con l'azione del quartetto.
Diego Dall'Osto sfrutta interamente le possibilità della formazione quartettistica, sia al completo che suddivisa nei singoli strumenti e in duetti. Gli stessi musicisti, utilizzando una sorta di "pedale", intervengono sul suono live frantumandolo in particelle, con un suggestivo effetto di granulosità sonora.
Alla sola viola integrata dal nastro magnetico si ispira invece L'épreuve du Labyrinthe di Aldo Brizzi, trasposizione musicale dell'autobiografia di Mircea Eliade sulle prove della vita e le infinite direzioni che è possibile percorrere. I suoni di viola preregistrati e sovrapposti sulla base di ritmi afro-brasiliani simulano una batteria di percussioni, che la viola dal vivo segue e accompagna oscillando tra il linguaggio contemporaneo e le melodie microtonali di un oriente immaginario. Si crea così un labirinto di segni, echi di diverse culture musicali.
I quattro strumenti, ciascuno amplificato in base a una precisa configurazione di altoparlanti, tornano invece a riunirsi in Natura morta con fiamme di Fausto Romitelli: sfruttando la loro omogeneità timbrica e la "proiezione" sonora in diversi punti dello spazio, l'autore crea un illusorio movimento del suono nella sala, in traiettorie talora chiare e percettibili, talora sovrapposte e magmatiche.
Quartetto Prometeo
Francesco Peverini, violino
Aldo Campagnari, violino
Carmelo Giallombardo, viola
Francesco Dillon, violoncello
Intermezzo
Coreografia su Il rosario di Luca Spagnoletti
Iris Sputh coreografia e danza
Akademie der Künste - Auditorium
ore 21
Ensemble Alter Ego
Marco Stroppa
Little i
per flauti ed elettronica da camera
Mario Garuti
Con lume arsa 2 B
per cinque strumenti ed elettronica
produzione Studio METAS, Milano
Michelangelo Lupone
Ciclo Astrale, 2a parte
per violino, nastro e live electronics
produzione CRM, Roma
Nicola Sani
Concetto spaziale, attese
per pianoforte e nastro magnetico
produzione Studio Spagnoletti, Roma
Alessandro Melchiorre
Instant Moviee II
per quintetto ed elaborazione elettronica
produzione TEMPOREALE, Milano
Little i di Marco Stroppa è il tentativo di creare una "musica da camera elettronica" con un trio virtuale, composto da un flauto acustico e due fonti sonore elettroniche. Ciascuno dei cinque movimenti articola il suono del flauto in maniera diversa: da quello usuale al multifonico, dalla microtonalità ai glissando, fino agli effetti percussivi. Sette altoparlanti e quattro diverse postazioni per l'esecutore dilatano e moltiplicano lo spazio sonoro.
Con lume arsa 2 B di Mario Garuti è l'anagramma di Manuel (Zurria) e Oscar (Pizzo), dedicatari ed esecutori del brano, ma il titolo può essere inteso anche come "bruciata dalla ragione". Si tratta di una composizione "aperta": al nucleo originario per flauto basso e pianoforte preparato, l'autore aggiunge di volta in volta altri strumenti, lasciando obbligatoria l'amplificazione: in questa occasione si ascolterà pertanto una versione per flauto basso, piano, violino, violoncello, clarinetto basso e live electronic.
Ciclo Astrale, 2a parte di Michelangelo Lupone, in prima esecuzione assoluta, è un'opera musicale interamente basata sui concetti di eccitazione timbrica e risonanza, che porta uno degli strumenti a trasformare il proprio suono fino al raggiungimento di una fusione timbrica con gli altri. La miscela sonora che ne scaturisce si sviluppa in cinque distinti registri di altezza provocando risonanze quasi caotiche, che rappresentano l'aspetto peculiare e di ricerca espressiva dell'opera.
Concetto spaziale, attese per pianoforte e nastro magnetico, di Nicola Sani, si ispira alle tematiche dello spazialismo pittorico e alla produzione artistica di Lucio Fontana: il pianoforte dal vivo "lacera" la tela timbrica realizzata elaborando le sonorità prodotte dallo stesso strumento - materia grezza e plasmabile, una sorta di magma, nucleo originario di vita - con i mezzi elettroacustici.
Instant Movies II: piccole storie, frammenti che si connettono pian piano l'uno all'altro, parte da una sensazione di fugacità esistenziale, dalla fretta contemporanea, per cercare una "forma del tempo" adeguata all'uomo attraverso la musica, promessa di un tempo "altro". Alessandro Melchiorre converte gli istanti in linee, i frammenti in continuità narrativa, in una nuova capacità di dire.
Ensemble Alter Ego
Manuel Zurria, flauto
Paolo Ravaglia, clarinetto
Francesco Peverini, viola
Oscar Pizzo, pianoforte
Francesco Dillon, violoncello
Agostino Di Scipio, live electronics
Luigi Ceccarelli, regia del suono